Scricchiolii nella maggioranza pesciatina?

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PESCIA – Il coordinatore del gruppo civico Pescia è di Tutti, Salvatore Leggio, interviene con una riflessione, preoccupato dall’aumento del fenomeno dell’astensionismo evidenziato dalla tornata elettorale per le elezioni regionali.

“Il dato sull’astensionismo non è solo una statistica- afferma -è il segnale di una distanza crescente tra la politica e la comunità. Pescia, come molte realtà locali, si trova oggi di fronte a un bivio che impone di ripensare linguaggi, atteggiamenti e priorità dell’amministrazione pubblica”.

L’intento è quello di proporre una disamina politica; Leggio esprime alcune considerazioni.

“Il crescente astensionismo, aumentato di un ulteriore 13%, rappresenta un segnale inequivocabile: un certo modo di intendere e praticare la politica non suscita più partecipazione né entusiasmo. Come è stato recentemente osservato, essa non riesce più a far ‘sognare in grande’ rispetto al futuro della nostra città.

I cittadini richiedono risposte concrete. Chiudersi, come talvolta accade, dietro un silenzio autoreferenziale non giova a nessuno. È necessario comprendere che attrarre investitori non implica automaticamente la presenza di interessi particolari o inconfessabili, se non quello, legittimo, di voler contribuire al benessere e allo sviluppo del luogo in cui si vive. Allo stesso modo, essere investitori non significa operare al di fuori della legalità”.

Il coordinatore di Pescia è di Tutti non sembra soddisfatto di alcune scelte o atteggiamenti presi dall’amministrazione comunale.

“Occorrono lungimiranza, serietà e, soprattutto, idee chiare accompagnate dalla volontà di tradurle in azioni concrete, evitando i tempi eccessivamente dilatati che troppo spesso caratterizzano l’amministrazione pubblica. Assumere decisioni difficili o impopolari è compito di chi governa. Non si può aspirare a piacere a tutti: il rischio, altrimenti, è quello di non riuscire più a convincere nessuno”.

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