Mesenotizie la voce delle province

PESCIA - 7.45: come ogni mattina il direttore dell’ufficio postale nel centro commerciale di Ponte all’Abate, apre la porta d’accesso e accende il computer.
Alza gli occhi, e si trova davanti due figure incappucciate, uscite dalla stanza sul retro dell’ufficio.
“Stai fermo, sennò t’ammazzo!”, gli dice uno dei due.
Il direttore, però, si spaventa, inizia a urlare e si muove verso l’uscita.
Un gesto che, evidentemente, coglie di sorpresa i due malviventi, che rinunciano ad effettuare il colpo e scappano dalla stessa apertura attraverso la quale erano penetrati nell’ufficio.
Il direttore li vede allontanarsi a piedi; non si tolgono mai il cappuccio, quindi non è in grado di identificarli, l’unica cosa di cui è abbastanza sicuro è che si tratterebbe di due banditi italiani, lo capisce dall’inflessione, dall'accento con cui gli parlano.
Erano riusciti a entrare nell’ufficio postale forzando la porta tagliafuoco che porta alla piccola resede alle spalle dell’edificio, dove hanno praticato un buco nel muro grazie al quale sono penetrati all’interno.
Probabilmente i due conoscevano bene gli spazi dell’ufficio.
Per fortuna il tentativo di rapina è fallito, a causa della reazione dell’impiegato; le indagini sono affidate agli agenti del Commissariato di Pescia.
La Polizia Scientifica ha controllato i locali eseguendo i rilievi del caso, l’indagine ha preso il via dal controllo dei filmati delle telecamere di sorveglianza presenti in città, per trovare quello che potrebbe essere stato un mezzo di appoggio o di fuga.
Sul posto si sono presentati, per monitorare la situazione, anche il sindaco Riccardo Franchi e l’assessore Maurizio Aversa.


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