Mesenotizie la voce delle province

PISTOIA - 76 docenti sui 96 in forza al Liceo Scientifico "Amedeo di Savoia" di Pistoia ha ritenuto improrogabile prendere pubblicamente una posizione netta riguardo il genocidio che il governo israeliano sta perpetrando sul popolo palestinese. E’ la prima scuola in provincia di Pistoia e tra le prime in Italia che vede un’uscita pubblica su una tragedia che ha visto fin’ora silenzi assordanti. Ma ecco la lettera aperta degli insegnanti:
“In qualità di educatori - e di adulti - che insegnano ogni giorno l’importanza della solidarietà, della pace, dell’inclusione, il rispetto della legalità e dei diritti e, prima di tutto, i valori della Costituzione Italiana, riteniamo profondamente ipocrita l’atteggiamento di chi fa finta di non vedere il massacro che tutti abbiamo davanti agli occhi; di chi ignora il martirio dei palestinesi, lo strazio delle donne, dei bambini, degli inermi; di chi sottovaluta l'azione spietata - e l'ulteriore progetto - di cancellazione, deportazione, sterminio di un intero popolo, nella sistematica violazione del diritto internazionale e di ogni senso di umanità. Di fronte alla strage, non si può essere neutrali: poiché "la neutralità favorisce sempre l'oppressore, e mai la vittima" (ed è stato un intellettuale certo non sospettabile di antisemitismo, Elie Wiesel, ad affermarlo) .
Per questo ci uniamo alle mille voci purtroppo inascoltate che, in tutto il mondo, chiedono da tempo l’immediato, totale e non temporaneo cessate il fuoco nonché la fine del blocco degli aiuti umanitari e ogni altra pratica di distruzione e annientamento; per questo domandiamo al Dipartimento di Storia e Filosofia di organizzare una lezione plenaria in cui si racconti agli studenti la storia che ha portato all’attuale tragedia; per questo, infine, chiediamo al Consiglio di Istituto di esprimersi senza indugio a favore dell’esposizione di un lenzuolo bianco, accanto alla bandiera della pace che sventola sulla nostra scuola, in testimonianza di solidarietà con il popolo di Palestina.
Come ha detto pochi giorni or sono, qui nella nostra città, la giornalista Francesca Mannocchi, il genocidio che si sta compiendo a Gaza - e in Cisgiordania - è anche il genocidio di noi tutti come esseri umani.”
Alla lettera aperta degli insegnanti hanno risposto i rappresentanti degli studenti con uno scritto dove condividono la lettera aperta e la presa di posizione dei loro insegnanti: “Crediamo fermamente che sia inaccettabile astenersi dal condannare le violenze perpetrate da anni da Isarele, che si macchia di crimini contro l’umanità, negando i valori fondamentali della dignità dell’essere umano. Ricordare, conoscere e parlare è già un atto di resistenza, per questo motivo pensiamo che la scuola in primis debba essere uno spazio di memoria, consapevolezza e responsabilità. Chiediamo il rispetto dei diritti umani e il cessate il fuoco. Non ci voltiamo dall’altra parte. Stare in silenzio è essere complici, noi scegliamo di schierarci.”
Insomma, dal mondo della scuola pistoiese parte un grido di allarme per il rischio di scomparsa dei valori fondamentali per una convivenza civile tra i popoli. E adesso bisogna vedere se e da chi sarà raccolto.

I.B.


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