Ultimo Aggiornamento sul sito 29/04/2024 20:58
Mesenotizie la voce delle province
TOSCANA - Nel 2023 sono state superate le 206 mila donazioni di sangue in Toscana: l’1,2 per cento in più rispetto al 2022 - oltre 45 donazioni ogni mille residenti solo per la produzione di globuli rossi contro quaranta che era l’obiettivo - e nel primi mesi del 2024 la crescita si è fatta ancora più robusta, con le donazioni aumentate ulteriormente del dieci per cento: sangue ma anche plasma, il che costituisce un dato incoraggiante visti in numeri in calo durante la pandemia. Il plasma è infatti fondamentale per la produzione di farmaci salvavita come le immunoglobuline, l’albumina o i fattori della coagulazione e l’aumento delle donazioni costituisce una garanzia di cura per tutti i pazienti oltre alla possibilità di proseguire i progetti di cooperazione internazionale in corso. Il presidente della Regione Toscana e l’assessore al diritto alla salute mettono in evidenza che il 2023, dopo anni difficili, può essere ascritto come l’anno della ripresa: merito anzitutto della straordinaria disponibilità di 116 mila donatori e della dedizione degli operatori sanitari. L’89 per cento delle donazioni sono state effettuate da iscritti ad associazioni, una tra le percentuali più alte a livello nazionale. Importante è stata anche la gestione dell’estate: grazie infatti ad una strategia condivisa tra assessorato, Asl, associazioni di volontariato e Centro regionale sangue, non sono state registrate carenze estive e pertanto non è stato necessario ricorrere all’aiuto di altre regioni. Un risultato che consente di guardare con fiducia alla prossima stagione calda.“I numeri raggiunti nel 2023 sono merito dell’impegno delle associazioni di volontariato e della generosità dei donatori. A loro va un grande ringraziamento a nome della Regione Toscana – commenta Simona Carli, direttrice del Centro regionale sangue -. Insieme all’assessorato al diritto alla salute continueremo a lavorare a fianco dei professionisti del sistema sangue e delle associazioni, assicurando un potenziamento delle strutture e particolare attenzione ad un settore fondamentale per il funzionamento del sistema sanitario”.
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