Ultimo Aggiornamento sul sito 18/05/2025 15:27
Mesenotizie la voce delle province
PISTOIA - A 20 giorni dalla presentazione di oltre 1400 firme con cui altrettanti cittadini chiedevano l’ammissione del quesito referendario, il Comitato pistoiese che ha promosso l’idea del Referendum comunale scopre che ci sono numerosi problemi nell’iter di ammissione del quesito stesso. “L’effettuazione del Referendum richiesto è a rischio per una serie di inadempienze del Comune. Sarebbe grave se si impedisse ai pistoiesi di esercitare un proprio diritto. Dall’Amministrazione Comunale ci aspettiamo risposte chiare e azioni efficaci in tempi brevi in modo tale che i cittadini pistoiesi possano esprimersi con un sì o con un no alla quotazione in borsa della società costituita su acqua, rifiuti e gas, chiamata Multiutility. Il Comune di Pistoia deve organizzare un apposito referendum consultivo, previsto dal suo Statuto, come richiesto da 1.406 pistoiesi che hanno depositato le loro firme in Comune tramite il Comitato.” Le firme sarebbero 1423 ma gli uffici del Comune ne hanno depennate 17 per errori nella autenticazione delle stesse, che – lo ricordiamo – sono stae raccolte in tre settimane. “Ma l’effettuazione del Referendum è appunto a rischio per una serie di inadempienze da parte del Comune stesso. Dapprima non ha provveduto a nominare l’apposita Commissione che deve pronunciarsi sull’ammissibilità del quesito referendario. Eppure, da Statuto, avrebbe dovuto farlo entro la fine di luglio 2022, cioè quasi un anno fa. Poi non ha provveduto ad aggiornare il suo Statuto per renderlo coerente con le pronunce della Corte Costituzionale, nel frattempo sopravvenute e alle quali ora il Tribunale fa appello. Ricordiamo che per effettuare il Referendum la legge assegna infatti termini precisi e fissa una scadenza inderogabile che, così facendo, rischia di essere superata.” Così dal Comitato “No Multiutility no privatizzazioni” viene lanciato un grido di allarme: “Sarebbe grave se si impedisse ai pistoiesi di esercitare un proprio diritto. Dal Sindaco ci aspettiamo non generiche rassicurazioni, ma risposte chiare e azioni efficaci in tempi brevi” continua il comitato “In assenza di risposte convincenti abbiamo intanto proceduto all’invio di una diffida ad adempiere indirizzata al Sindaco, al Presidente del Consiglio Comunale e, per conoscenza, al Prefetto perché si adoperino con il Tribunale a superare questa empasse. Ci riserviamo comunque ogni azione necessaria per la tutela dei nostri e dei vostri diritti” concludono dal Comitato No Multiutility No Privatizzazioni.
Nome (richiesto) Nome è richiesto
Email (richiesta) Email è richiesta Indirizzo Email non valido
Un Commento è richiesto
Notificami aggiornamenti sui commenti via e-mail