Pubblicato il 14 giugno, 2023
BORGO A MOZZANO - Sabato 17 Giugno,, al Teatro di Verzura, è in programma ‘La Terra di Mezzo: è solo fantasy?’, incontro pubblico che avrà per protagonisti Gabriele Colombini, laureato in Storia Medievale e specialista negli studi sul monachesimo, Andrea Santoro, studioso degli ordini cavallereschi e dell’epoca tardo-antica, Giovanni Battista Novaro, il bancario fantasy Dsa, Emanuele Cutsodontis, giornalista del quotidiano La Nazione e organizzatore di eventi, il sindaco di Borgo a Mozzano Patrizio Andreuccetti, Francesco Poggj, ideatore e fondatore del Teatro di Verzura e scrittore, ed Emanuele Vietina, direttore generale di Lucca Crea e del Lucca Comics & Games.
Argomento principe della serata, la grande modernità del messaggio che J.R.R. Tolkien ha trasmesso nei suoi romanzi, a partire da ‘Lo hobbit’ e ‘Il signore degli anelli’, in tema di ambiente, spirito comunitario, spiritualità.
Sarà presentato Il programma del progetto ‘Borgo a Mozzano, Terra di Mezzo’; Borgo a Mozzano, perché con il suo posizionamento a metà della valle del Serchio, fa parte della comunità della Media Valle.
Borgo a Mozzano, già famosa per ospitare grandi eventi popolari e culturali, dal Teatro di Verzura alla Halloween Celebration, dal Festival della Birra alla Biennale dell’Azalea ecc.) nella primavera del 2024 ospiterà la prima edizione di un evento popolare dedicato alla Terra di Mezzo tolkeniana.
“La serata sarà divisa in due parti- spiega Poggi -con la prima dedicata al progettoin cui il nostro territorio sarà protagonista di un evento che porterà i luoghi e personaggi tolkeniani in diverse aree della valle: dai tunnel della Linea Gotica, che diventeranno le caverne dei Nani, a San Bartolomeo, il Gran Burrone e gli Elfi, dai sentieri sulle colline sopra Borgo e Bagni di Lucca, su cui si snoderanno i trekking nelle Terre Selvagge, alle gole del canyon della Lima, da percorrere a bordo di canoe e rafting. Atmosfere, musica, danze, piatti e costumi della Contea degli Hobbit; la seconda parte della serata, invece, sarà invece dedicata ai temi principali dell'epopea di Tolkien, per approfondire il confine tra fantasia e realtà, tra mito e storia, tra fiaba e attualità. Scrive Tolkien: ‘La fantasia è una naturale attività umana, la quale certamente non distrugge e neppure reca offesa alla Ragione; ne' smussa l'appetito per la verità scientifica, di cui non ottunde la percezione. Al contrario: più acuta e chiara è la ragione, migliori fantasie produrrà’".
“Nel mio intervento- aggiunge Novaro -parlerò di inclusione, di superare le diversità, di portare nella vita reale le avventure fantasy, con lo sguardo rivolto al nuovo festival del 2024; quella di Borgo a Mozzano sarà una festa di tutti. Aggiungo, e lo dirò, che nei libri di Tolkien, oltre le parole, è il sentimento di fraternità, la volontà comune di combattere tutti uniti contro il male, che alla fine porta a vincere, superando ogni ostacolo. Questo credo sia, in assoluto, il messaggio più importante. La forza del sogno e della positività, che supera anche le malattie e ogni tipo di barriera- conclude –Saranno pronti a dare inizio a una nuova avventura?”