Ultimo Aggiornamento sul sito 04/07/2025 20:03
Mesenotizie la voce delle province
PISTOIA - "Occorre che il Governo modifichi i criteri con i quali il bando del Pnrr per la realizzazione di residenze universitarie individua le aree degli immobili cui destinare i finanziamenti: la domanda di posti letto è talmente alta che circoscrivere la possibilità di accesso alle risorse solo ai fabbricati situati all'interno o in prossimità del comune capoluogo di provincia che ospita sedi di università è fortemente limitativo. Accolgo la proposta lanciata dall'Associazione Albergatori di Montecatini Apam e per questo ho presentato una interrogazione alla Giunta regionale per chiedere se intenda attivarsi, auspicandolo, nei confronti del Governo per far modificare il bando estendendo la platea dei comuni. La questione è di competenza del Governo e con la Regione chiederemo con forza che valuti la scelta quanto prima. Per soggetti privati anche nella provincia di Pistoia e di Montecatini in particolare si aprirebbero molte possibilità per riconvertire strutture ricettive in disuso offrendo agli studenti buona qualità della vita e servizi".Così il consigliere regionale del Partito Democratico Marco Niccolai interviene in merito alle modalità di erogazione finanziamenti del bando del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza previsto dalla Missione 4, Componente 1 "Potenziamento dell'offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido all'università", a titolarità del Ministero dell'Università e della Ricerca (MUR) che prevede la creazione di 60.000 posti letto, di cui 11mila in Toscana, entro il giugno 2026 mediante una dotazione di 1 miliardo e 200 milioni di euro. 'Il contributo PNRR concesso dal MUR al soggetto gestore', si legge nel provvedimento, 'è determinato in 19.996 euro a posto letto', coprendo una parte dei proventi da locazione per i primi tre anni di gestione delle strutture."Il bando – prosegue Niccolai – fa bene a avere come criterio quello del riuso di immobili dismessi ma limitare l'individuazione di questi fabbricati solo al comune dove ha sede l'ateneo o ai suoi comuni contermini è troppo limitativo: parliamo di territori già saturi che però godono di buoni collegamenti che a mio avviso rendono comuni come Montecatini adatti per la conversione di strutture alberghiere per gli studenti fuori sede offrendo loro tutti i servizi della città. Concordo con gli albergatori sul fatto che si darebbe così anche nuove opportunità economiche al territorio". "La Regione – afferma l'esponente Pd – mediante il sistema del Diritto allo Studio Universitario poggia su di una serie di servizi fondamentali tra cui quello delle residenze che da anni è oggetto di investimenti regionali importanti al fine di ridurre la forbice tra richiesta del servizio e la disponibilità degli alloggi. Se a questa affiancassimo l'azione dei privati potremmo colmare il gap tra domanda e offerta. L'Azienda regionale per il diritto allo studio universitario della Toscana (ARDSU) nel 2023 ha alloggiato nelle residenze pubbliche 3396 studenti ma gli studenti fuori sede in cerca di un letto degli atenei toscani sono circa 75 mila".
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