Pubblicato il 08 novembre, 2023
PISTOIA - Oltre dieci milioni di euro: è la prima stima – in aggiornamento - dei danni patiti dalle imprese del terziario a Quarrata, secondo un'indagine elaborata dal Centro Studi sul commercio di Confcommercio Pistoia e Prato. Mentre nel Comune si prosegue a spalare, dopo la devastante alluvione che ha sommerso la piazza centrale e le vie circostanti, le attività – circa 150 quelle del settore - iniziano a muoversi anche su un altro fronte problematico, la conta di quello che hanno perso.
Secondo il report, ad oggi l'89,96% delle aziende coinvolte vede interrotta la sua attività, mentre il 10,87% è riuscito a riprenderla e il restante 2,17% ha ricominciato soltanto parzialmente.
Quanto alla tipologia dei danni inferti dal catastrofico allagamento, il 93% dichiara di aver subito danni strutturali che pesano, in termini economici, per oltre 4 milioni. Percentuale simile (91,5%) per quelli da mancato incasso, che impattano per circa 2,2 milioni. L'87% delle attività dichiara, inoltre, danni ai prodotti per una cifra vicina, anche in questo caso, ai 4 milioni. Una somma, in aggiornamento costante, che oggi supera i 10 milioni di euro.
In questo quadro, il 19% circa delle aziende intervistate ha dichiarato di avere bisogno immediato della cassa integrazione per i suoi dipendenti.
"Uno scenario – commentano congiuntamente il Presidente e il Direttore di Confcommercio Pistoia e Prato, Gianluca Spampani e Tiziano Tempestini – che testimonia ulteriormente quanto siano stati devastanti gli effetti dell'alluvione sul territorio. Quarrata è ancora oggi un Comune dove quasi tutte le attività sono ferme e dove serve praticamente tutto. Le piccole e medie imprese che la animano, pur nella lacerante sofferenza che stanno attraversando, ci trasmettono la volontà di ricominciare al più presto. Le istituzioni, le associazioni e tutti gli altri attori pubblici e privati in grado di dare una mano, hanno il compito di rendere possibile questa rinascita".