Mesenotizie la voce delle province

SERRAVALLE CIVICA - "All’indomani della devastante alluvione che ha colpito significativamente anche Serravalle Pistoiese è cominciato quello che da un po’ di tempo appare lo sport preferito di chi governa un territorio, ossia addossare la colpa di situazioni e fatti gravi, di cui appare sconveniente assumere la responsabilità, alle amministrazioni precedenti". Così si è espressa Elena Bardelli, la quale poi ha proseguito: "È quanto hanno fatto, mediante dichiarazioni pubbliche , arrabbiandosi e indignandosi pure, anche alcuni attuali assessori.
Secondo il nostro modesto parere ognuno dovrebbe assumersi le proprie responsabilità. Oltretutto Lunardi è al suo secondo mandato. Non abbiamo problemi ad affermare che le giunte targate PD non hanno fatto praticamente niente per quanto riguarda la messa in sicurezza del territorio, a partire dagli investimenti in questo settore per finire alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle fognature; ma altrettanto convintamente possiamo sostenere che gli attuali amministratori, di centrodestra, hanno continuato sulla stessa strada, con l’aggravante che a quanto pare l’alluvione del 2019 non ha loro insegnato niente.
Pessima è stata anche la gestione dell’emergenza: i sacchi di sabbia, per esempio, non solo sono stati distribuiti a disastro avvenuto, ma, non essendo sufficienti a coprire tutte le esigenze, sono stati consegnati senza criterio, con la conseguente esclusione proprio dei cittadini che abitano nelle zone più a rischio. È mancato anche l’allestimento di docce pubbliche e di punti ristoro per la distribuzione di pasti caldi, considerato che per diverse famiglie le abitazioni sono risultate inagibili a causa delle inondazioni e che comunque alcune zone del comune sono rimaste prive di acqua e di luce per giorni interi.
Domandiamo: il Piano di Protezione Civile Intercomunale Serravalle-Quarrata, portato a compimento dalla prima amministrazione Lunardi, è stato attuato? Ha funzionato?
Ad occhio e croce la risposta è negativa. Ma allora a che servono tali piani, costati ai comuni somme di denaro non indifferenti per la loro elaborazione?
Il sindaco , di fronte a ciò che è successo, non può permettersi dichiarazioni del tipo : "c'è solo da piangere", perché il primo cittadino è lui, il responsabile ultimo della sicurezza pubblica è lui: pianga dunque se stesso per ciò che ha omesso di fare. Dopo quattro anni non sono ancora iniziati i lavori di demolizione e rifacimento del tratto trombato del Rio di Casale, causa prima dell'alluvione scorsa.
Per alcuni cittadini il governo cosiddetto di centrodestra avrebbe dovuto essere a priori una garanzia; i fatti purtroppo stanno attestando il contrario. E chi non lo vuole ammettere di proposito si rifiuta di vedere".
La chiosa finale della Bardelli è una lode all'impegno dei giovani: "Ringraziamo invece i giovani dellanostra comunità che, nonostante la disorganizzazione della giunta, insieme ad altri volontari venuti da lontano, non si sono risparmiati per aiutare chi aveva maggiormente bisogno a bonificare gli edifici colpiti dall’alluvione, lasciando tutti sorpresi e ammirati".


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