Mesenotizie la voce delle province

PISTOIA - «Il territorio della provincia di Pistoia è uno di quelli che ha subito gli effetti più pesanti, come abbiamo visto a Quarrata, in centro come nelle aree artigianali. Come pure nella zona industriale di Montale, dove l'area industriale è stata quasi annientata. Il territorio pistoiese è stato colpito due volte: dopo l’alluvione del 2 novembre, la notte tra il 4 ed il 5 novembre la rottura degli argini dei torrenti Agna e Stella.

Ringrazio l’assessore Monni e lo stesso presidente Giani per aver indicato ai comuni l’esigenza di un’evacuazione preventiva per quella notte, cosa che ha evitato problemi ulteriori.

La situazione è ancora molto grave, soprattutto a Quarrata, Montale, Serravalle nell’area di Casalguidi. Sul Montalbano, tra Lamporecchio, Larciano e Monsummano abbiamo numerosi fronti di frana e strade interrotte, ma anche molti altri Comuni hanno problematiche rilevanti di dissesto idrogeologico.

Ma, al netto degli interventi di soccorso e di primo ripristino, per i quali non ci stancheremo mai di ringraziare le forze della protezione civile, i vigili del fuoco e i tantissimi volontari, occorre pensare da subito ai danni alle abitazioni e alle aziende: senza un intervento diffuso e ampio da parte del governo nazionale noi non avremo la possibilità di fare fronte in maniera efficace. E poi c’è il tema della tenuta occupazionale, perché sarà difficile che gli imprenditori attualmente con le aziende in ginocchio siano in grado di erogare un salario a quei dipendenti che ora stanno spalando il fango dalle loro ditte che però non posso produrre».

Lo ha detto Marco Niccolai, consigliere regionale Pd e presidente della commissione Aree interne, intervenendo in aula oggi nel corso della discussione dopo la comunicazione del presidente Giani sugli eventi alluvionali.

«E’ stato giusto è opportuno approvare una risoluzione con impegni precisi da affidare alla giunta regionale e da chiedere al governo nazionale – ha aggiunto Niccolai dopo la votazione – Un documento che chiede, tra le altre cose, lo stanziamento di adeguate risorse da destinarsi a sostegno delle popolazioni colpite, i quali hanno causato vittime e danni materiali ai singoli cittadini e al tessuto economico, produttivo e infrastrutturale».


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