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FIRENZE - Si perfeziona e si rafforza la pratica dell’amministrazione condivisa, che vede Enti pubblici e Terzo settore condividere responsabilità per programmare, progettare e agire congiuntamente a favore delle loro comunità. Oggi a Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, alla presenza dell’assessora regionale alle politiche sociali Serena Spinelli, si è fatto il punto sul percorso attivato a partire dall’approvazione della Legge Regionale 65/2020 e dall’istituzione del Tavolo regionale dell’amministrazione condivisa.

L’incontro ha rappresentato un momento di sintesi e rilancio di un lavoro collettivo che ha contribuito a costruire una cultura amministrativa più partecipata, aperta e capace di rafforzare la coesione sociale nelle comunità toscane. Al centro di questo appuntamento la presentazione della seconda edizione del “Sussidiario su amministrazione condivisa”, curata da Luca Gori della Scuola Superiore Sant’Anna, che aggiorna e approfondisce strumenti, pratiche e procedure utili per applicare concretamente i principi della legge regionale. Uno strumento che è stato particolarmente apprezzato e utilizzato come hanno testimoniato tutti gli interventi odierni e come certificano le quasi 2.500 copie richieste dagli addetti ai lavori per essere costantemente accompagnati nell’applicazione degli istituti della co-programmazione e co-progettazione.

“Siamo molto soddisfatti del percorso svolto sin qui”, ha sottolineato Serena Spinelli. “In questi due anni, da quando cioè abbiamo composto il gruppo di lavoro e realizzato la prima edizione, insieme a Anci Toscana, Cesvot e Forum del Terzo Settore, abbiamo favorito e sperimentato a livello territoriale strumenti e pratiche innovative. Abbiamo così potuto mettere a punto una nuova modalità di collaborazione tra istituzioni, enti pubblici e realtà del terzo settore - che programmano e progettano insieme i servizi – grazie alla quale abbiamo potuto valorizzare meglio le diverse competenze e soprattutto essere più vicini ai bisogni delle persone e delle comunità. Grazie a tutti e tutte per questo importante lavoro che siamo portando avanti insieme e che vede la Toscana in una posizione avanzata a livello nazionale”.

“Continua con grande soddisfazione il percorso di collaborazione tra Regione Toscana, Cesvot, Forum Terzo Settore e Anci per programmare, progettare servizi e agire a favore delle comunità”, ha detto Nicola Armentano, vicepresidente Anci Toscana. “L’amministrazione condivisa rappresenta un modello di governance efficace, inclusivo e sostenibile in grado di rispondere alle sfide complesse del nostro tempo. Una grande opportunità per i Comuni per accrescere competenze, rafforzare i sistemi territoriali, migliorare i servizi e utilizzare innovativi strumenti di partecipazione e collaborazione tra enti locali e organizzazioni sociali, sperimentando, così, nuove modalità per lo sviluppo e la crescita delle comunità. Come Anci Toscana continueremo il supporto a questo strumento affinché possa aiutare i Comuni e possano fare dell’amministrazione condivisa una prassi consolidata e strategica per il benessere delle collettività”.

“Questo sussidiario – ha commentato Gianluca Mengozzi, portavoce del forum del terzo settore - è uno strumento fondamentale per mettere in pratica l’amministrazione condivisa, percorso che la Regione Toscana ha deciso di fare in maniera partecipata, orizzontale: le associazioni e le cooperative del terzo settore toscano sono state parte di un processo che coinvolge tutte le nostre comunità nell’amministrazione condivisa. Considero questo percorso una pagina importante dell’amministrazione toscana che ci distingue dal resto dell’Italia”.

“Il sussidiario – ha evidenziato il presidente del Cesvot Luigi Paccosi – è oggi un riferimento prezioso per chi opera nei territori, un supporto concreto per affrontare le sfide della progettazione condivisa, ma anche uno stimolo alla crescita di una cultura politica e amministrativa più partecipata. Cesvot considera questa traiettoria una delle priorità strategiche del proprio mandato. Il ruolo dei Centri di servizio per il volontariato, ridefinito dalla Riforma, ci chiama a essere sempre più agenti di sviluppo capaci di accompagnare gli Ets nella crescita organizzativa e nel dialogo con le amministrazioni pubbliche”.


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