Mesenotizie la voce delle province

AREZZO - manovra fiscale e Art.. 23. u articolo pro fisco che viola la privacy e toglie liquidità a contribuenti ed imprese?.
L'allarme parte dall'Associazione delle Partite Iva APIT ITALIA.
Ce ne parla Massimo Gervasi, Presidente di Apit.
"A seguito dei vari indizi e dettagli perpetrati dal Governo in varie sedi ed occasioni è chiaro che la MANOVRA FISCALE pronta ad essere deliberata dal Governo comporterà conseguenze gravi e peggiorative nei confronti del contribuente/cittadino ed in particolar modo del contribuente/Partita iva/impresa.
Forse la peggiore fra tutte è l'ARTICOLO 23 DELLA BOZZA DI LEGGE DI BILANCIO; un articolo tutto a PRO-FISCO.
Per il momento è stata esclusa la tanto discussa disposizione del prelievo automatico e forzato sui conti correnti da parte del Fisco (a seguito dichiarazioni del Presidente del Consiglio). Il telematico accesso ai conti correnti dei contribuenti da parte dell'AdE rimane comunque una futura minaccia.
Di fatto, esiste già un'atteggiamento simile, dove l'ADE interroga gli istituti bancari per chiedere se ci sono giacenze da pignorare, successivamente si attiva la fase di recupero e pignoramento. Un'atteggiamento questo che viola la PRIVACY dei contribuenti; tutti i nostri movimenti bancari saranno a disposizione delle Amministrazioni Finanziarie.
La domanda sorge spontanea: vale la pena ridurre così tanto la privacy dei contribuenti? Tutto questo non sembra mostrare un equilibrio di potere e di sostanza tra l'amministrazione ed il contribuente."
- entra nel merito anche il segretario di Apit Raffaele Saviano -
" L' articolo 23 interviene anche su molti altri aspetti, diversi tra loro: aumenta dall'8 all'11% la ritenuta sui bonifici parlanti (una disposizione poco logica che va a drenare
liquidità alle imprese, andando a incancrenire il problema della gestione dei crediti). Inoltre l'articolo 23 mette mano alla tassazione sulle attività e immobili esteri dei contribuenti. Va a raddoppiare l'IVA che passa dal 2 al 4% ed aumenta anche l'imposta sugli immobili che passa dal 2 al 4x1‰; la parte IVAFE (Imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all'estero) invece passa dallo 0,76% all'1,04%.
Un'altra norma pro-fisco è quella della doppia stretta alle compensazione. I contribuenti che avranno debiti erariali, cartelle scadute o avvisi di accertamento divenuti esecutivi sopra i 100 mila euro, avranno L'INIBIZIONE TOTALE DALLA COMPENSAZIONE. La seconda stretta riguarda i contributi previdenziali che potranno essere compensati a patto che ci sia prima l'invio della dichiarazione ed un'attesa di 10 giorni."
- conclude Gervasi -
"Alla luce di quanto ad oggi riscontrato, è evidente che tutto ciò che è stato messo in campo dal Governo e dai suoi Ministeri è esclusivamente PRO-FISCO, con lo scopo a senso unico di portare liquidità nelle casse dello Stato."


Nome (richiesto)

Email (richiesta)

Immagine CAPTCHA
Inserisci il Codice mostrato sopra:

Per un suo corretto funzionamento questo sito web utilizza solo cookies tecnici,
nessun cookie di profilazione dell'utente è in uso.

Accetta e Nascondi questo messaggio: 
Per l'informativa estesa della nostra Cookie Policy clicca su questo link Cookie Policy