Mesenotizie la voce delle province

AREZZO - In Italia l'Evasione è stata stimata intorno ai 90 miliardi, ma secondo Boria, ordinario di diritto tributario della Sapienza, i miliardi evasi ogni anno sono solo 15: "Sono imprecisi i criteri dell'Ufficio Parlamentare di bilancio". È in aumento invece lo spreco della Pubblica amministrazione: circa 500 miliardi.
“L'evasione – attacca Massimo Gervasi presidente di APIT Italia (Associazione Partite Iva) - va combattuta senza se e senza ma, tuttavia va distinto chi è evasore da colui che invece ha difficoltà a pagare le imposte e le tasse. Il vero evasore nella maggiore delle situazioni non fa neanche la dichiarazione dei redditi. Il vero evasore, i soldi, non li fa neanche vedere. Il vero evasore è quello che riesce a spostare ingenti quantità di denaro usando strumenti moderni, quelli digitali, come la criptomoneta. In tutto questo invece viene molto spesso visto come unico responsabile, ed etichettato come evasore, quel contribuente che sommerso dalle negative repressioni finanziarie ha difficoltà a pagare le imposte. In tutto ciò l'amministrazione finanziaria pretende, e lo fa con libero accanimento, che l'intero importo, accompagnato da sanzioni, interessi e agio, venga pagato. Questo atteggiamento ottiene il risultato opposto: il contribuente non riesce a sanare il crescente debito”.
Il presidente di APIT traccia poi un identikit di chi è bersagliato dal fisco e ne esce un’immagine sorprendente.
“La buona volontà del malcapitato contribuente – ha spiegato Massimo Gervasi - la si vede oggi davanti alla 4ª rottamazione proposta dal Governo, che ha avuto un grande adesione. Ma attenzione vorrei farvi notare un particolare legato a quest'ultima rottamazione. Sono milioni le adesioni, quindi milioni gli italiani, che hanno beneficiato della rottamazione per importi inferiori a 1000 euro avete capito bene: 1000 euro. Ecco chi sono gli evasori: italiani che non riuscivano a trovare neanche 1000 euro per sbrogliarsi da dosso l'agenzia delle Entrate. Non stiamo parlando di grandi colossi scaltri e astuti ma di semplici padri e madri di famiglia che non sanno da che parte farsi per arrivare alla fine del mese, e che devono scegliere se pagare i loro debiti oppure dare precedenza ad una bolletta, pagare l'affitto o semplicemente fare la spesa per mangiare”.
Il suggerimento per risolvere la situazione
“È quindi necessario – ha concluso Massimo Gervasi - che questo esempio della rottamazione e della semplificazione venga ripetuta ed allargata anche sulle cartelle da 30/50 mila euro: via le sanzioni, via gli interessi, via gli agi, sconto del 50% sul capitale e un'ampia dilazione... le casse dello Stato ne beneficerebbero sicuramente e gli italiani vedrebbero ossigeno e ripartenza. Basta con l'accanimento e la persecuzione, dovuti per lo più alle troppe tasse, la troppa pressione fiscale, le sanzioni spregiudicate, l'agio e l'accanimento delle agenzie della pubblica finanza.
Il vero male del nostro paese è il conflitto d'interessi, e quindi la speculazione, l'elusione e la collusione.
Tutto ciò comporta una reazione a catena con conseguenza enormi, parte tutto da lì, e da chi permette che tutto ciò avvenga; da chi ci disorienta, allontanandoci dalla verità”.


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