Mesenotizie la voce delle province

Pisa - Oriano Oriolo, responsabile APIT della circoscrizione di Pisa e Provincia, ha incontrato gli operatori balneari. Dal confronto è emersa una presa di posizione decisa nei confronti del Governo guidato da Giorgia Meloni, al quale si chiede di avere più audacia nel proseguire su una strada difficile ma necessaria. Coraggio che al momento appare deficitario. L'incontro, successivo alle ultime dichiarazioni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nella sua sintesi ha sottolineato un atteggiamento del “vorrei ma non posso” dell’attuale Governo.
Ma è emersa anche la necessità, da parte di un intero settore, di vitale importanza per il tessuto economico italiano, di fare “squadra”.
“Partiamo dalla certezza - ha evidenziato Oriolo - che sul piano giuridico non vi è alternativa all’avvio dei bandi, in quanto la giurisprudenza, nazionale ed europea, sul tema ha fissato la scadenza automatica delle concessioni al 31 dicembre 2023, poi prorogata (vincolandola a precise condizioni) al 31 dicembre 2024 dall’Esecutivo Draghi.
Per questo gli operatori del settore dovrebbero ragionare su come riorganizzarsi e confrontarsi seriamente col Governo, circa le modalità di esecuzione delle gare. Il nodo da sciogliere in merito alle gare per le concessioni balneari è diventato esclusivamente politico.
Tralasciando gli enormi errori commessi negli anni, si è diffusa la convinzione che le gare segneranno la morte imprenditoriale degli attuali concessionari. In proposito è giunto il momento che gli operatori del settore affrontino la questione direttamente con il Governo, unendo le forze in raggruppamenti temporanei formati da più gestori di una stessa zona. Creando Consorzi per perseguire attività interne ed esterne. Stipulando contratti di rete, o fusioni tra micro società dando vita a qualcosa di più grosso e importante”.
Perché l’azione sia efficace è necessario sia ben preparata.
Pertanto, continua Oriolo: “Una delle prime iniziative da richiedere dovrà essere la mappatura delle coste, per dimostrare che esistono ancora grandi distese di spiagge inutilizzate il cui sfruttamento eviterebbe espropri ingiusti. Di pari passo si dovrà chiedere di confermare la proroga al 31 dicembre 2024 e utilizzare il tempo rimasto per lo studio di una riforma conveniente e giusta, soprattutto per gli imprenditori. Infine, una ulteriore richiesta, dovrà essere quella di vincolare la partecipazione ai bandi alla residenza italiana delle aziende concorrenti e l’obbligo di tassazione nel luogo di residenza, per aiutare il comparto e contribuire alla crescita e valorizzazione del territorio. In pratica occorre impedire che partecipi al bando chi vuole solo sfruttare il periodo di maggior afflusso turistico, per poi dimenticarsi del territorio”.


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