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QUARRATA - Si è appena conclusa la prima fase degli interventi di gestione del Bosco della Màgia, iniziati
nell'ottobre dello scorso anno sotto la direzione lavori del dottore forestale Lorenzo Vagaggini dello
studio associato Star e con la preziosa collaborazione ed il costante controllo dei Carabinieri Forestali.
I lavori hanno interessato la regimazione delle acque, la sistemazione di quasi un chilometro di percorsi
interni, il rifacimento di parte delle staccionate e degli arredi, oltre che interventi di potatura dei rami
secchi (la maggior parte di alberi di grandi dimensioni).
Il Bosco della Magia è un'Area Naturale Protetta di Interesse Locale (ANPIL) il cui ente gestore è il
Comune di Quarrata. L'area è composta da una vasta estensione di proprietà pubblica, confinante con
altre private, che è possibile visitare seguendo i percorsi ed i sentieri esistenti.
“Oltre ad essere un polmone verde a servizio di tutta la città, il bosco della Màgia è considerato un biotopo
molto interessante nel comprensorio dell’area metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia per le sue peculiari
caratteristiche, mantenute nei secoli nonostante sia inserito in un ambito territoriale fortemente
antropizzato - spiega l’assessore all’ambiente Tommaso Scarnato - Con l'autunno riprenderanno altri
interventi di manutenzione e gestione forestale per rendere il bosco ancora più accogliente e capace di
garantire una pluralità di servizi ecosistemici”.
Squadre di operai forestali specializzati, con l'ausilio di piattaforme e in alcuni casi con l'intervento di
operatori addestrati al lavoro in arrampicata (tree climbers), hanno proceduto al taglio di oltre cento
piante morte in piedi, anche di grandi dimensioni, che minacciavano i sentieri interni e la stessa
viabilità pubblica che circonda la Màgia. In alcuni casi isolati si è dovuto intervenire anche su piante in
vegetazione che, sottoposte a rilievi specialistici sulla stabilità, hanno confermato il sospetto di gravi
rischi di crollo.
“Gli operai forestali hanno avuto l’accortezza di lasciare alcuni alberi morti “in bosco”, in quanto
rappresentano la "casa" per centinaia di specie animali e vegetali, contribuendo così al ciclo vitale
dell'ecosistema forestale – spiega Lorenzo Vagaggini, dottore forestale dello studio associato Star - Gli
interventi sono sempre stati svolti previa verifica di non interferenza con le fasi di riproduzione di
numerose specie faunistiche presenti nell’area”.

“Grazie a questi interventi il Bosco della Màgia è pronto per offrire a cittadini e camminatori un luogo di
ombra e tranquillità in vista dell’estate – afferma il sindaco Gabriele Romiti – Voglio ringraziare i tanti
cittadini che hanno mostrato attenzione e comprensione di fronte al disagio recato nelle aree di volta in
volta interessate dai lavori forestali. Il Bosco della Màgia è una risorsa ambientale da preservare con la
massima cura”.
“L’intervento sul Bosco della Màgia è essenziale per garantire la massima fruizione possibile a tutti i
cittadini – spiega Patrizio Mearelli, assessore al Verde Pubblico – Oltre alla sistemazione del bosco
provvederemo presto a tante altre piccole migliorie, come la sistemazione della scala di fronte alla Tinaia che
permetterà un più facile accesso al “pratone” sottostante e della staccionata che delimita la zona carrabile da
quella pedonale”.
Gli interventi realizzati all’interno del Bosco della Màgia fanno parte di un accordo quadro in essere
fino al 2027.
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Note su Flora e Fauna.
La Flora:
Il bosco è caratterizzato da una composizione articolata con una notevole presenza di cerro, in alcune
parti quasi come bosco puro, insieme con altre specie arboree quali la farnia, la roverella, l'orniello,
l'acero campestre. In alcune aree più vicine all'edificio storico di Villa La Màgia diventano numerose
anche piante come il leccio e il tiglio.
Le specie floristiche presenti sono quelle tipiche degli ambienti boschivi e delle radure con prati.
Interessante è la presenza di specie caratteristiche di ambienti acquatici che si incontrano nelle
depressioni soggette ad allagamenti, tra le quali la Periploca graeca, una liana che vegeta nelle selve dei
litorali toscani e che non è usuale incontrare nella pianura dell'Ombrone Pistoiese.
La Fauna:
Nel bosco è rilevante la presenza dell'avifauna, sia nidificante che di passaggio.
Numerosi sono i passeriformi, presenti alcuni rapaci come la civetta, il barbagianni, l'allocco, mentre
nei boschetti e nelle alberature vicine ai prati sono stati rilevati, fra altri, l'upupa e il torcicollo. Di
particolare valore, inoltre, la presenza di chirotteri.
La fauna erpetologica è rappresentata da anfibi e rettili; i più comuni sono la rana verde e le lucertole
ma sono stati osservati anche tritoni e rospi, tra i quali lo smeraldino, raganelle italiane, biacchi,
bisce e il meno noto colubro di Esculapio.


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