Mesenotizie la voce delle province

Firenze - "Non dimenticatevi del carcere e delle persone che lo abitano".
È l'appello che l'associazione Pantagruel, impegnata con attività di volontariato nella casa circondariale di Sollicciano, rivolge a candidate e candidati alle elezioni regionali toscane in programma il 12 e 13 ottobre.

"A rendere ancora più urgente un'approfondita riflessione pubblica sul tema delle carceri - spiegano dall'associazione - è l'ennesima tragedia avvenuta sabato scorso a Sollicciano, dove una ragazza di appena 26 anni si è tolta la vita in cella. E. era una giovane donna romena che viveva per strada: una vita fragile, difficile, segnata dall'esclusione e dal pregiudizio, fino a diventare 'il colpevole perfetto'. La sua morte riporta con forza all'attenzione pubblica l'emergenza delle carceri toscane e italiane".

Nella lettera ai candidati, i volontari di Pantagruel ricordano che "il carcere è parte della nostra comunità e riguarda anche chi ne resta fuori: detenuti, agenti, personale sanitario, operatori e cittadini sono tutti coinvolti". E ricordano la drammatica situazione del mondo carcerario italiano: "60 suicidi dall'inizio dell'anno, sovraffollamento, strutture fatiscenti, difficoltà nel garantire attività trattamentali, carenze di personale e mancanza di coordinamento tra i diversi enti responsabili del funzionamento delle carceri".

"Nelle prigioni italiane non alberga la dignità – scrivono ancora i volontari – e la situazione in Toscana non è certo diversa da quella del resto d'Italia. Già nel 2013, ad esempio, si parlava di Sollicciano come un carcere moribondo e pensiamo che anche le altre strutture carcerarie non godano di ottima salute. Ancora oggi però è sempre in vita ma fa sempre più fatica a respirare".

"Fra le proprie competenze – ricordano da Pantagruel – la Regione Toscana ha la gestione della sanità penitenziaria, garantendo i Livelli Essenziali di Assistenza sanitaria e l'intervento sulle tossicodipendenze all'interno del sistema carcerario regionale, in collaborazione con le Asl e l'amministrazione penitenziaria, supporto ai progetti di reinserimento dei detenuti oltre alla figura prevista da organigramma del garante regionale dei detenuti".

"E' su questi temi – dicono i volontari rivolgendosi ai candidati alle elezioni regionali – che desidereremmo confrontarci con voi, mettere a fattore comune le nostre esperienze, cercare soluzioni, come cittadini e elettori vorremmo sapere quello che ritenete di poter fare su questi temi".

"La sicurezza dei cittadini – conclude Pantagruel – passa anche attraverso una corretta gestione del percorso dei detenuti: ridurre la recidiva significa migliorare la società intera. Ma questo può avvenire solo se chi vive e lavora dentro le carceri lo fa in un luogo decoroso e salubre, e non in strutture decadenti e invivibili".


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