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CARMIGNANO - In sella a una bici d’epoca fra le colline amate dai Medici. È questa la "Cicloturistica Medicea”, la gara dall’impronta vintage che anche quest’anno torna a solcare le strade del Montalbano con qualche novità. Domenica 2 aprile, infatti, gli amatori della ciclo-storica potranno tornare a disputare la II Prova Coppa Toscana Vintage e l’11° Memorial “Enzo Coppini” fra ville medicee, tombe etrusche, mura medievali e arrivare poi a rifocillarsi con ottimi prodotti figli della tradizione. Il tutto in rigoroso abbigliamento d’epoca in linea con la bici.

Alcune le belle novità di questa edizione speciale: la partenza, che fino allo scorso anno era da piazza Vittorio Emanuele II a Carmignano, stavolta sarà da Artimino. Un modo per contribuire a caratterizzare uno dei paesi storici che si è candidato per ottenere il titolo di Borgo più Belli d’Italia. E dato che La Medicea da quest’anno è appuntamento Touring Club, ospitarne l’edizione speciale è per Artimino sicuramente un valore aggiunto. Se poi si somma l’abbinamento che gli organizzatori hanno voluto fare con la cultura e la storia del territorio, il quadro si completa. In ogni pacco gara di ogni partecipante, infatti, ci sarà un’entrata gratuita al Museo Archeologico “Francesco Nicosia”, una perla nel suo genere. Ancora di più, quindi, non solo sport e non solo bellezze paesaggistiche e artistiche: “La Medicea” torna a contraddistinguersi anche per gli stimoli culturali e artistici di spessore, che vanno a promuovere il territorio da ogni punto di vista. Quattro saranno infatti anche le tappe ristoro, a mostrare la generosità di questa terra dal punto di vista enogastronomico, tre le ville medicee che si incontreranno lungo il percorso.

“Artimino è il nostro fiore all’occhiello e partire da lì è una scelta che parla da sola – commenta l’assessore allo Sport, Jacopo Palloni -. L’Amministrazione, che ormai accoglie questa iniziativa da anni, apprezza e sostiene pienamente questa ciclo-storica che ha in sé tutte le bellezze di Carmignano, quale terra di ciclismo, di buon cibo, di arte e di cultura. Vedere le bici vintage con ciclisti in abiti ad hoc è un’emozione unica che riporta il territorio ai bei tempi, quando la vita scorreva lenta e il godersi la bellezza era la normalità”.
Entusiasmo alle stelle anche per gli organizzatori. “Valorizzare il borgo di Artimino è stato per noi un input importante che ha caratterizzato l’intera edizione - ha spiegato Federico Bellocci, fra le colonne portanti dell’Associazione - Siamo contenti di dare una mano a raccontare questo meraviglioso luogo, di certo fra i più belli del paese”. Presente anche Massimo Santoni, nipote del mitico ciclista Enzo Coppini, a cui è intitolata l’intera iniziativa da undici anni: “Quest’anno abbiamo deciso di limitare gli iscritti a 150 in modo da curare ogni singolo partecipante garantendo quell’idea di accoglienza insito nella tradizione toscana. Ci sono da varie parti d’Italia e siamo come sempre orgogliosi di ospitarli e di mostrare loro le nostre meraviglie a bordo di una bici, il mezzo migliore per scoprire il mondo”.
Degni di nota saranno alcuni dei ristori previsti a Carmignano e zone limitrofe, come quello a La Querciola – Casa di Zela nelle cascine di Tavola, affiancato dalla visita al museo che ospita oggetti della vita del lavoro nei campi. Il ristoro alla Fattoria del Santonuovo, struttura risalente al XVII secolo; quello alla Fattoria di Capezzana il cui nome affonda le origini nell’anno 804 e che vanta una tradizione vinicola d’eccezione; e il ristoro a fine gara nel borgo di Artimino.


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