Pubblicato il 24 maggio, 2023
CALAMECCA - Domenica 4 giugno, a partire dalle 15.30, nel borgo di Calamecca, il FAI, Fondo Ambiente Italiano, festeggia i 6848 voti che hanno reso la Chiesa di San Miniato un Luogo del cuore.
Per l’occasione, sarà apposta una targa e il Coro internazionale di Pistoia si esibirà in un concerto di musica gospel; sono confermati gli interventi di Luca Marmo, sindaco di San Marcello-Piteglio, di cui Calamecca è frazione, oltre che presidente della Provincia di Pistoia, e di Giulia Anabasi, capo gruppo FAI Pistoia.
Segue rinfresco.
Il paese, sito nell’alta Val di Forfora, ha un’origine molto antica: il primo documento che lo riguarda risale al 9 aprile 767, in piena età longobarda; dopo burrascose vicende conflittuali con la città di Pistoia, il cui stemma è murato rovesciato nel campanile, il castello e la chiesa antichi andarono distrutti nel XII secolo.
La chiesa è menzionata nuovamente nel Trecento, ma ha assunto l’aspetto attuale grazie a un completo rinnovamento architettonico in età moderna; per arrivare all’edificio sacro, un edificio a tre navate, chiuso, nella parte tergale, da un campanile che è quanto resta di un’antica torre di avvistamento, si sale per una larga scalinata aperta su una terrazza panoramica da cui si domina la vallata.
L’interno è di respiro ampio e monumentale: la navata centrale è coperta da un soffitto a cassettoni dipinto con figure degli apostoli risalente alla metà del XVIII secolo, su ogni lato ci sono altari in pietra realizzati tra il sei e il settecento.
Alle spalle dell'altare principale è conservata una tela che raffigura la Vergine con il bambino tra san Miniato martire e gli apostoli Pietro, Jacopo e Giovanni, in un cartiglio è riportato il nome del committente e la data in cui venne realizzata: “Iacopo d’Antonio Bartolozzi F(ece) F(are) per la sua devozione 1655”.
Nel 1778 il dipinto fu restaurato; sulla parete di fondo insiste un altare dedicato a Sant'Antonio da Padova, con la statua del santo.
Nel 1690 venne invece edificato l’altare sulla parete destra dedicandolo alla Madonna del Rosario, sopra il quale è posta una statua della Madonna del Rosario inaugurata nel 1894.
Nell’altare in controfacciata c’è un dipinto raffigurante San Carlo Borromeo in preghiera, copia seicentesca di un soggetto più antico che avrebbe dovuto trovare posto nell’altare in testa a sinistra, denominato “altar Caroli” nelle visite pastorali.
Accanto al portone, a sinistra si trovano il fonte battesimale e un grande altare incorniciato da due colonne tortili in pietra serena; il dipinto sull'altare presenta San Domenico e Santa Caterina da Siena sormontati da alcuni tondi con i misteri del Rosario.
Sull’altare in testata a sinistra trova posto una statua novecentesca di San Miniato martire; nelle colonne che dividono l’interno con grandi arcate, due capitelli presentano una curiosa e originale decorazione scolpita con protomi umane (un re, un cortigiano, una dama) e ferine (un leone, un capro).
Nelle pareti più lunghe, a destra e sinistra, si trovano due confessionali con tutti gli elementi in pietra, rarissimi sulla montagna pistoiese; la chiesa versa in gravi condizioni statiche, ma l’intervento di ristrutturazione può godere del contributo di 241.158 euro assicurati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia.