Pubblicato il 04 luglio, 2025
Firenze – Un nuovo approccio chirurgico per il trattamento del prolasso degli organi pelvici, una condizione clinica molto frequente e complessa che incide significativamente sulla qualità di vita delle donne. Ad applicarlo sotto la guida esperta del Direttore, Marco Giusti, è lo Staff Chirurgico Ginecologico della struttura di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale del Mugello, che per i trattamenti dei difetti del pavimento pelvico è sede storicamente riconosciuta dall'Azienda sanitaria per questo tipo di chirurgia. Il nuovo approccio si basa sull'utilizzo di tecnologie mininvasive (laparoscopia) e sistemi di supporto protesico di ultima generazione, che permettono interventi più precisi, sicuri e con tempi di recupero sensibilmente ridotti. La dimissione viene fatta già il giorno dopo l'intervento e i tempi di recupero più rapidi sono a vantaggio anche di una migliore prognosi. La nuova tecnica laparoscopica soppianta completamente quella classica laparotomica. Si opera all'interno dell'addome grazie all'introduzione di una telecamera attraverso dei piccoli accessi di pochi millimetri che vengono visualizzati al monitor.
"Nel corso della nostra lunga esperienza nel campo della chirurgia pelvica – spiega il dottor Giusti - siamo orgogliosi di presentare anche a Borgo San Lorenzo, un approccio chirurgico più moderno per il trattamento del prolasso degli organi pelvici, che coniuga l'evoluzione tecnologica più avanzata con la solidità delle tecniche tradizionali. Il nostro team ha da sempre adottato una strategia integrata: unire la competenza maturata in anni di pratica clinica con le soluzioni più innovative che la tecnologia oggi ci offre. A questi aspetti, squisitamente tecnici – sottolinea - si associano le qualità professionali ed umane di tutto il personale sanitario, ginecologici, anestesisti, infermieri, operatori sociosanitari, che rappresenta la reale forza del presidio, riconosciuto ed apprezzato dalle nostre pazienti".
La laparoscopia può essere utilizzata nei casi di recidive dei difetti del pavimento pelvico già trattati in precedenza con altre tecniche o, per esempio, in caso di una nuova caduta del pavimento pelvico o in donne giovani con una particolare lassità dei tessuti. In questi casi riesce a risolvere il problema del difetto costituzionale grazie all'impiego di materiali biocompatibili evoluti che sopperiscono alla carenza di tessuti naturali che non sono sufficientemente continenti e a tecniche di visualizzazione ad alta definizione, che migliorano la precisione del gesto chirurgico e ne riducono l'invasività.
"Ma l'innovazione, da sola, non basta – evidenzia il dottor Giusti che spiega anche come per poter fare in laparoscopia questo tipo di chirurgia, le sale operatorie dell'ospedale del Mugello siano state implementate di nuova strumentazione - A guidare ogni intervento è la nostra esperienza maturata sul campo, accanto alle donne, e perfezionata nel tempo. Ogni nuova tecnologia viene infatti integrata nel percorso clinico solo dopo un'attenta valutazione, assicurandosi che risponda ai più alti standard di efficacia, sicurezza e di evidenza scientifica. Questo nuovo approccio rappresenta, quindi, non solo un progresso tecnico, ma anche un'evoluzione del nostro modo di prenderci cura delle donne: più personalizzato, più rispettoso della fisiologia e orientato a un miglioramento reale della qualità della vita"