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LAMPORECCHIO - Sono dieci anni che tra le tante associazioni che animano la vita sociale di Lamporecchio, spicca per il proprio impegno a favore dei più umili e degli “invisibili”, la Comunità Solidale di Lamporecchio. Nata, appunto dieci anni or sono dalla confluenza di varie associazioni locali, laiche e di ispirazione cattolica, sulla necessità di reagire all’avanzata di nuove povertà e impedire il diffondersi della fragilità sociale. La Comunità Solidale fa parte di una rete più ampia e con collegamenti anche oltre il territorio comunale; è una struttura che si basa esclusivamente sul volontariato, dedicandosi in particolare alla gestione dei pacchi alimentari che in questo momento vanno a circa 30 famiglie e collabora con le Assistenti sociali del Servizio Pubblico per le opportune verifiche delle necessità effettive ma collabora - ormai da anni - anche con l’Hospice di Spicchio per le cure palliative e, attraverso il reperimento di donazioni e contributi, fornisce un importante aiuto per le spese per la fisioterapia dedicata agli anziani ospiti. Ma gli episodi di collaborazione anche su altre strade della solidarietà sociale ormai non si contano: dall’aiuto a trovare una casa, anche per per un tempo provvisorio, agli sfrattati agli anticipi economici per le utenze, dal sostegno per gli interventi di fisioterapia fino alla collaborazione con diversi enti pubblici e associazioni impegnati nella gestione dei migranti, sono molti gli episodi che vedono impegnata la Comunità solidale. Che, a Lamporecchio, ha lavorato per costruire una rete tra associazioni e con il Comune, che ha messo insieme risorse e intelligenze per affrontare ondate diverse di crisi, compreso il Covid. E adesso è arrivato il momento di festeggiare dieci anni di impegno e fare una riflessione sul lavoro svolto. Festa che si farà domani, domenica 21 maggio iniziando alle 10 con l’inaugurazione della nuova sede in Piazza Lamarmora alle 10 (immancabile il taglio del nastro delle autorità locali), proseguendo con la messa concelebrata da Don Mati, Padre Velotto e Don Toupé e dopo, alle 12,30, tutti a pranzo nel locale La Taverna 04 in piazza Falcone dove saranno consegnati gli attestati ai volontari.


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