Pubblicato il 23 maggio, 2024
PISTOIA - Una mostra fotografica itinerante di 60 scatti per raccontare visivamente le molteplici declinazioni del cibo nel mondo, il loro impatto sulla società, le storie che ogni ingrediente contiene. Si intitola Mercati, cibi e aromi ed è l'esposizione dell'antropologo e fotografo Marco Aime, a cura di Giulia Cogoli, organizzata nell'ambito della XV edizione dei Dialoghi di Pistoia, il festival di antropologia promosso da Fondazione Caript e dal Comune di Pistoia. La mostra è il risultato di un progetto realizzato dal festival, sul tema: Siamo ciò che mangiamo? Nutrire il corpo e la mente, in collaborazione con Confcommercio Pistoia e Prato.
È stata inaugurata oggi (23 maggio) nella sede di viale Adua di Confcommercio, alla presenza del Presidente di Confcommercio Gianluca Spampani, dell'autore Marco Aime, della curatrice Giulia Cogoli, direttrice dei Dialoghi di Pistoia, del Presidente della Fondazione Caript Lorenzo Zogheri e del Presidente di Assipan Confcommercio Pistoia e Prato, Alessandro Cioni.
Una tessitura di emozioni sbloccate dalle molte culture del cibo, dunque, trasmesse per immagini che intersecano diversi luoghi cittadini, invitando gli sguardi ad indugiare su bancarelle, botteghe e volti che provengono da ogni angolo del mondo. Per comporre questo intenso mosaico, Aime è andato a catturarle in posti anche molto distanti tra loro: dagli inebrianti negozi di spezie dell'India e dell'Iran, alle profumate rivendite di pani dell'Asia centrale. Dalle esili bancarelle dei mercati africani a quelle dei nostri mercati.
È un mondo, quello restituito da queste immagini, che vive lontano dalle rotte consuete dei centri commerciali e che spesso non si limita ad essere luogo di acquisto e vendita, ma si trasforma in momento di incontro e scambio, dove a circolare è soprattutto la parola. Così il cibo diventa motore di convivialità, mentre venditori e clienti si spogliano dai loro ruoli usuali, per avviare un dialogo che oltrepassa i semplici atti dell'acquisto e della vendita. Una dinamica che resta bene incisa in un celebre proverbio africano: "Il mercato è la casa di nessuno". Uno spazio di tutti, intriso di dialogo e condivisione.
In questa direzione si colloca anche la volontà di animare una mostra diffusa, capace di permeare moltissimi spazi cittadini grazie alla collaborazione con Confcommercio.
Le immagini, infatti, saranno esposte all'interno di una serie di esercizi commerciali associati fino alla fine di giugno. Un lungo filo rosso terrà dunque insieme vie e piazze cittadine, coinvolgendo 60 esercizi.
Le attività partecipanti, nel dettaglio, sono: Macelleria Vettori, Supermercato Sigma, Macelleria Lenzi, Antico forno da Vladi, Macelleria Gavazzi, la Bottega dei Pippi, Macelleria Calanchi, Macelleria Ferrari, Norcineria Dima, Bottega del lievito, Vitium, Le Cotte, Caffè Le Blanc, La Macelleria, Pizzeria La Sala, Magno Gaudio, La Sostanza, Voronoi, Que Tapas, Caffè Manzoni, La nicchia sulla Sala, Gargantuà, Cafè du Globe, Frisco Burger Bar, Caffè Valiani, Santinello, Coevo, La Serra di Monteuliveto, Contemporaneo piazza Duomo, Contemporaneo villa Parri, Macelleria Alimentari di via Ariosto, Al Trentaquattro by Le Forri, La Bettola, Pasticceria Armando, Casa Lola, la Degna Tana, La Pagnotta, Panificio fratelli Fiorentini, Alimentari Marco & Federica, Conad Margherita, Antica Norcineria Orsi, Pasta alla Bolognese, La Vinicola, Enoteca da David, Enoteca Nati Stanchi, Norcineria De Santis Agostino, La Botteghina, Forno della Paura, Alimentari Maestripieri, Lo Storno, D'Era Bistrot, Il Giardino del Vinaino, Lo Spaccio, Macelleria Baldi e Gori, Forno Garbo, Locanda del Capitano del Popolo, Enoteca di Nonna Francesca, Pizzeria Garofalo, Osteria i Fratelli.
Il progetto e la piantina completa degli aderenti si trovano sul sito www.dialoghidipistoia.it.
Quest'anno i Dialoghi di Pistoia ospiteranno inoltre "Pane e Culture" – sabato 25 e domenica 26 maggio, in via Roma - iniziativa che prevede la presenza di uno stand di Assipan Confcommercio che offrirà assaggi di prodotti artigianali, come il pane e le schiacciate, accompagnati da spiegazioni sui processi di lavorazione, che il pubblico potrà ascoltare in presa diretta dai fornai presenti. I visitatori interessati potranno acquistare direttamente i prodotti desiderati. Per l'occasione, i panificatori saranno aiutati dagli studenti dell'Alberghiero F. Martini di Montecatini Terme.
"Siamo felici – è il commento di Gianluca Spampani – di poter fornire un contributo rilevante all'edizione di quest'anno dei Dialoghi, attraverso questa esposizione. Ancora di più, perché riusciamo a farlo coinvolgendo moltissime attività associate su un tema che caratterizza trasversalmente il nostro lavoro. La valorizzazione di una cultura enogastronomica ampia rappresenta una linea strategica per la crescita di tutto il territorio".
"Sono sempre stato attratto - dice Marco Aime - dai colori e dai suoni dei mercati. Sono luoghi di incontro, dove non si va solo per acquistare, ma anche per incontrare gente, vedere lo spettacolo della frutta, della verdura esposta. I mercati sono dei teatri, dove il cibo non è relegato in asettiche confezioni, il cibo vive, ci parla, come ci parla il venditore. Il mercato è una piazza e ogni piazza è un piccolo mondo".
"L'ampia adesione a questa iniziativa - è il commento di Lorenzo Zogheri - è davvero motivo di soddisfazione perché abbiamo sempre pensato ai Dialoghi come a un progetto che coinvolgesse il più possibile la nostra comunità. Le fotografie esposte si affiancheranno alle parole degli incontri e alla musica degli spettacoli contribuendo, con il loro specifico linguaggio, ad arricchire e veicolare gli importanti contenuti del festival".
"Davvero bello - dichiara Alessandro Cioni - poter prendere parte a questa edizione dei Dialoghi con uno stand che ci permette di raccontare il ruolo che il pane, storicamente, ha esercitato per le nostre tradizioni. Già Plauto definiva i pistoiesi come fornai, riferendosi al termine latino pistores, cioè 'impastatori di pane'. Un prodotto dalla valenza trasversale e fortemente simbolica, da sempre in grado di riunire le persone in dialogo".