Mesenotizie la voce delle province

“C’era una volta, ma neanche tanto tempo fa, in una città vicina vicina, un bambino di nome Marcellino Diotisalvi. Marcellino camminava allegro e spensierato sulla via di casa quando decise di attraversare il bosco per ammirare le meraviglie che la natura gli offriva. All’improvviso il bravo bambino, intento a calpestare una tranquilla colonia di formiche, vide alle sue spalle un grande ombra che si avvicinava sempre più. Poi il buio lo inghiottì.
Il giorno dopo una brava bambina, che chiameremo Cappuccetto Calzelunghe, stava portando delle mele e dei fiori alla sua adorata nonna, si trovò a passare per lo stesso bosco nel quale il giorno precedente si era addentrato Marcellino. Quando la piccola vide il corpo ormai privo di vita di Marcellino, urlò”.
A dieci anni dalla prima edizione, portata in libreria da Grrrzétic, Coconino Press ha deciso di ristampare ‘Corpicino’, capolavoro del pisano Tuono Pettinato, grande autore purtroppo prematuramente scomparso nel 2021.
Uno dei graphic novel più importanti degli ultimi vent’anni torna finalmente disponibile in una edizione perfetta, un cartonato di 160 pagine realizzate in bicromia in formato 17x24, uno splendido volume pronto a divertire, ma anche a sconvolgere tantissimi nuovi lettori.
Corpicino racconta la storia di un delitto efferato, un infanticidio, e della forza del giornalista Martinelli, che cerca di risolvere l’enigma della morte del piccolo Marcellino. L’onesto reporter di nera si troverà di fronte le miserie televisive che lucrano sul caso, dovrà affrontare le miserabili richieste dei suoi superiori, che gli rimproverano di non essere abbastanza truce nei suoi articoli, grandguignolesco come il pubblico richiede.
Martinelli troverà però un aiuto nelle parole del suo mentore, il professor Giraldi. Ma basteranno i consigli del saggio criminologo? Martinelli è davvero pronto a affrontare l’Orrore? Chi ha ucciso Marcellino? Chi è il Mostro? Datelo alla folla! Inizia con il bosco e finisce con l’abisso, i luoghi altri, dove la civiltà non esiste e la morte avviene. Tra il bosco e l’abisso si dispiega il mondo dove viviamo noi, tutti, ed è lo spazio dell’orrore e del ridicolo. Questa, ridotta all’essenziale, è la mappa di Corpicino, che a dieci anni dalla prima edizione risulta più chiara, aperta all’indagine e diretta nel restituire le proporzioni di un’opera fondamentale.
“È un libro che fa paura- scrisse Michele Garofoli su Lo Spazio Bianco nel 2014 -che fa riflettere e sorgere dubbi su se stessi. I disegni dell’autore ci conducono in una provincia italiana onirica e surreale, dove il tratto ‘infantile’ dell’artista amplifica a dismisura la durezza del contesto e delle situazioni. Un libro fatto di paesaggi impietosi di un’Italia in crisi, simbolici Pinocchi crocefissi e un finale romantico ambientato su un terreno di ex imprese ed esercizi ora falliti dove una volta le coppie andavano a progettare il loro futuro. Un futuro che dopo la lettura si fatica a immaginare”.


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