Mesenotizie la voce delle province

MONTALE - La Biblioteca comunale La Smilea di Montale presenta il libro di poesie "D'ISTANTI" di Dunia Sardi, edito da Edizioni L'Ancora in data giovedì 22 giugno 2023 alle ore 21:00 nella meravigliosa location di Castello Villa Smilea.

Cominciando coi saluti istituzionali dell'Assessore alla Cultura Tiziano Pierucci, modera l'incontro Moreno Scoscini, letture a cura di Chiara Manzini e Moreno Scoscini dell'Associazione Teatrale Legger_mente, con accompagnamento musicale dal vivo, sarà presente l'autrice Dunia Sardi. Ingresso libero e gratuito.

"Quante volte avevo sentito come una prigione il fatto di non poter uscire da sola e quante volte mi era venuta la voglia di scappare, di provare a varcare quella soglia che sentivo come un confine."

Questo è l'incipit dell'unico, breve racconto, posto alla fine di questa silloge poetica e ritengo doveroso, per un'analisi critica, iniziare proprio da qui, soprattutto da queste parole, per comprendere appieno quello che Dunia Sardi intende dirci.

Dunia è scrittrice, lo è sempre stata, prolifica, profonda e appassionata, solitaria e controcorrente, alla ricerca continua di un afflato universale che trova e scava nei personaggi vivi e reali dei suoi romanzi.

Non so dirvi se è stato per caso o per quale incredibile alchimia, che quei primi frammenti alla rinfusa, buttati come briciole di pane lungo il sentiero impervio della poesia, le abbiano indicato l'angusto passaggio verso una più compiuta e appagante maturazione artistica.

Dunia Sardi ha finalmente varcato quel confine che lei stessa frapponeva tra il reale e la finzione, tra il giuoco e la paura, nel timore recondito di non essere compresa "...e forse allora/ ritroverò intatta/ la mia anima." cercando l'incontro, in un viaggio immaginario, nei luoghi della sua fanciullezza.

Tutto il lavoro in versi di Dunia si esplica e si approfondisce su temi e concetti che riguardano la vita di ognuno di noi e fluisce inarrestabile nello scorrere eterno del tempo e delle nostre passioni "...le parole/ restavano nell'aria/ prima di cadere sfiorite/ come petali di rose rosse..."

Forse dovrei fare riferimenti eruditi, accattivanti, per fissare il linguaggio poetico di Dunia Sardi, ma ciò che si apprezza nella sua poesia è un inesauribile intreccio d'estro e d'arte, di sentimento e di pensiero, una naturale simbiosi nella cui imprevedibilità e libertà si forma l'immagine di una poesia che non ha timore di un linguaggio semplice, lineare, "Non avevamo che cieli di corallo/ e prati verdi..."diventando quasi una confessione dell'anima" Non ho
altro che me/ e non mi trovo/ passo cercandomi/ il giorno che vivo..." ma sempre germinata sul filo di una sofferta esperienza interiore.

A volte l'elegia malinconica si flette in accenti delicati, in discrezione tonale, ma la parola della nostra Poeta si fa lucida e comparativa e la sua sensibilità è pari alla finezza di una lettura simbolica e musicale, e al contempo, una scelta d'istinto e dunque una sintonia nel senso di una continuità umana alla ricerca perenne di esperienze e di valori. "...per noi/ che c'eravamo nati/ e avevamo
lasciato/ i giocattoli rotti dell'infanzia/ la cenere dei fuochi/ e dei sogni/ fra i sassi della tua riva/ eri come l'aia per i contadini/ e come il mare per i pescatori."

Certamente, "...aggrappata a quel braccio teso..." Dunia si sentirà al sicuro e "Dal silenzio delle stanze vuote..." la nostra poeta cercherà parole e come figli "frammenti alla rinfusa". "non si sa mai/ potrebbero arrivare."


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