Mesenotizie la voce delle province

FIRENZE - “La strage dei Georgofili ha segnato profondamente Firenze e l’Italia. E’ stata una strage drammatica che pose la Toscana di fronte al fatto che la mafia poteva essere in mezzo a noi, nella nostra realtà. Ricordo la settimana successiva, le assemblee degli studenti, le manifestazioni, lo sdegno della città. Da quella capacità di reazione, grazie anche all’impulso di magistrati bravissimi, parlo di Vigna, Chelazzi, Nicolosi, Crimi, è stato possibile ricostruire l’intero percorso criminoso ed arrivare a 32 condanne esemplari, cosa che non accade sempre. La strage dei Georgofili è quindi un punto di riferimento della reazione civile e della capacità della Giustizia di... fare giustizia. Per questo a trent’anni di distanza, in un’attenzione che è sempre crescente, la presenza del presidente della Repubblica al Palazzo di Giustizia di Firenze, oggi, è veramente il suggello della reazione e del contrasto alla mafia, alla criminalità organizzata, della lealtà nel rapporto fra cittadini ed istituzioni che costituisce l’antidoto più efficace contro le mafie”.

Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, fermandosi a parlare con i giornalisti all’ingresso del Palazzo di Giustizia di Firenze, dove poco dopo è giunto il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, per commemorare il trentesimo anniversario della strage di via dei Georgofili a Firenze.

Il presidente Giani, dopo aver evidenziato che “questa notte vi è stata una partecipazione enorme al corteo che alle 1,04 da Palazzo Vecchio ci ha portato a via dei Georgofili”, ha definito “bella” la presenza del presidente Mattarella nella giornata odierna, sabato 27 maggio, in Toscana.

“Stamani mi sono voluto complimentare con sincerità con lui perché vi era questa coincidenza, il trentesimo anniversario della strage dei Georgofili e il centenario della nascita a Firenze di don Lorenzo Milani”, motivo per cui “è stato veramente bello registrare la prima volta a Barbiana di un presidente della Repubblica, la prima volta di un capo dello Stato alla marcia di Barbiana”, ha aggiunto Giani, perché “questa doppia presenza, a Barbiana ed a Firenze, ha un valore molto importante per tutta la Toscana”.


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