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Altopascio- Sono giovani impegnati nelle attività proposte dal Comune o dalle associazioni locali o che vorrebbero farlo, hanno a cuore l'ambiente e la natura, amano fare sport e stare all'aria aperta e danno la sufficienza all'offerta di spazi e occasioni di socialità proposti dal Comune per i giovani, ma con volontà di migliorare ancora. È questo un profilo generico dei giovani altopascesi che hanno risposto al questionario promosso dall'amministrazione comunale insieme a Sociolab, con il sostegno di APP - Autorità Regionale per la Partecipazione, nei mesi scorsi. Un'indagine a tutto tondo, rivolta esclusivamente alla fascia 14-26 anni.



Si è infatti appena conclusa la prima fase del progetto "Fatti per Bene", il percorso di partecipazione e rigenerazione - che ha preso il via a marzo - dedicato ai giovani di Altopascio.

I risultati e le attività realizzate sono stati presentati questa mattina, mercoledì 11 giugno, dal sindaco Sara D'Ambrosio, dall'assessore alle politiche giovanili Alessio Minicozzi, dall'assessore al welfare e alla pubblica istruzione Valentina Bernardini, da Enrico Russo per Sociolab e dalle ragazze e dai ragazzi che hanno deciso di diventare attivatori e attizzatrici di comunità.



IL QUESTIONARIO E IL MINI CORSO. Al centro del percorso c'è stato un questionario anonimo che ha coinvolto 131 giovani di età compresa tra 14 e 26 anni, con l'obiettivo di raccogliere idee, bisogni e aspettative riguardo alla vita nel territorio. La maggior parte dei partecipanti è costituita da studenti (70,2%), soprattutto delle scuole superiori (66,3%), con una significativa presenza anche di giovani lavoratori (21,4%). Le risposte hanno tracciato un profilo dei giovani altopascesi evidenziando temi di particolare interesse quali ambiente e natura (38,9%), sicurezza e legalità (33,6%) e cultura (32,1%). È emersa una percezione sufficiente di opportunità di socialità e di spazi per farlo, con un punteggio di 2,6 su 5 per le attività e gli eventi dedicati ai giovani. Il 44 per cento ha inoltre partecipato a iniziative o occasioni pensate per i giovani proposte e realizzate sul territorio comunale, mentre il 26.7 per cento non l'ha mai fatto, ma vorrebbe farlo. Due dati correlati riguardano il mondo dell'associazionismo: il 74% dei giovani che hanno risposto al questionario non fa parte di associazioni, e quasi il 60% ha segnalato difficoltà nel reperire informazioni e modalità per entrare in contatto con queste realtà. Questi dati hanno guidato le fasi successive del progetto, che hanno visto la partecipazione di 12 giovani a un corso gratuito di formazione per attivatori di comunità, con l'obiettivo di favorire la loro attivazione e il coinvolgimento diretto nella vita sociale del territorio. Al termine del percorso formativo, le ragazze e i ragazzi coinvolti hanno contribuito all'ideazione e all'organizzazione di "Fatti per Giocare", evento all'aperto che si è svolto lo scorso 31 maggio al Parco delle Mura Castellane, dedicato a giochi, sport e attività aperte a tutte le età. Grazie al supporto di associazioni sportive e realtà locali, l'iniziativa ha rappresentato un momento di socialità, divertimento e il primo passo concreto verso il protagonismo giovanile.



Il progetto prosegue ora con la fase di animazione e creazione di uno spazio giovanile e di aggregazione sul territorio, finalizzata all'inaugurazione e alla gestione dell'immobile di via Puccini a Spianate, che sarà trasformato in un centro polivalente dedicato ai giovani e alla comunità. La partecipazione attiva dei giovani rappresenta un elemento chiave per il successo del progetto di rigenerazione urbana, così come pensato dall'amministrazione D'Ambrosio: non solo come momento di ascolto, ma come leva concreta per far rinascere spazi urbani e costruire una comunità più inclusiva e dinamica. L'immobile di via Puccini a Spianate diventerà proprio simbolo e luogo fisico di questo protagonismo, uno spazio che sarà non solo rigenerato, ma gestito e animato dai giovani stessi, rafforzando il legame tra nuove generazioni e territorio.



Fondamentale è stato il coinvolgimento delle associazioni locali, che nei mesi scorsi hanno attivamente collaborato alla diffusione del questionario e all'organizzazione dell'evento Fatti per giocare, contribuendo a costruire una rete partecipata e inclusiva e a rendere Altopascio un luogo dove la voce dei giovani viene ascoltata e valorizzata in modo concreto.


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