Pubblicato il 25 aprile, 2023
PISTOIA - La memoria è responsabilità. Il ricordo della Resistenza, il ricordo della fine del conflitto e la vittoria della democrazia sull’oscurantismo e la barbarie fascista e nazista, deve rappresentare un ponte tra passato e presente per riattualizzare i fondamenti della Repubblica, per riaffermare che verità e libertà sono i pilastri di una comunità. La conquista della libertà simbolo del 25 aprile 1945 fu opera di tanti volontari che si adunarono per dignità, non per odio. Spesso hanno voluto restare anonimi, anche se quello che hanno fatto non verrà mai dimenticato. Uomini e donne, vecchi e giovani di ogni ceto sociale, militari e civili, militanti di partiti e di nessun partito, credenti e non credenti, che scelsero liberamente di lottare e di sacrificare la propria vita pur di dare a tutti gli italiani, come diedero, il diritto di essere liberi. E questo diritto fu concesso e riconosciuto anche a coloro che avevano combattuto contro quella stessa libertà e contro la democrazia e che dopo furono liberamente candidati e liberamente eletti. Chi contesta la festa della Liberazione può farlo perché c’è stato quel 25 aprile 1945, perché qualcuno si è sacrificato anche per chi al tempo combatteva dall’altra parte e per chi oggi la ritiene una festa inutile.
Occorre vigilare su ogni forma di revisionismo o minimizzazione sia del fascismo che della Resistenza. Occorre difendere il coraggio di vivere la libertà senza sopruso, la consapevolezza che la società aperta è la pratica del confronto, anche duro, ma sulla punta delle idee. Siamo sollecitati a difendere e promuovere i valori di libertà, uguaglianza, democrazia e pace scolpiti nella Costituzione. Quel che resta come patrimonio comune della Resistenza è la lotta popolare per la libertà, libertà che va curata ogni giorno nella consapevolezza che è il patrimonio più prezioso che i nostri partigiani hanno costruito per il nostro futuro e quello della nostra patria. La nostra Repubblica è andata avanti e va avanti col metodo democratico, ed ha già superato di oltre mezzo secolo il regime totalitario che l’aveva preceduta. Ciò conferma che le radici piantate il 25 aprile 1945 sono salde. Che si mantenga viva la memoria del 25 aprile nella continua attuazione dei principi e degli ideali della sua Costituzione.
Gruppi consiliari
Partito Democratico
Civici e Riformisti
Pistoia Ecologista Progressista
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