Pubblicato il 06 settembre, 2023
PESCIA - Con un lungo, articolato intervento, il Comitato Nuova sede Lorenzini patrimonio didattico-culturale formativo di un intero territorio, per bocca della sua presidente, professoressa Laura Papini, illustra l'evolversi della situazione della scuola pesciatina, istituto d'eccellenza.
"Dopo gli incontri avvenuti durante i mesi estivi, il Comitato Nuova sede Lorenzini, patrimonio didattico-culturale formativo di un intero territorio, ritiene opportuno rendere noto quanto è stato fatto ed i passi programmati per il prossimo futuro. L’anno scolastico 2023-2024 ha inizio il 15 settembre con minori patemi d’animo per l’Istituto Lorenzini, finalmente! La sua è ancora una situazione spezzatino e non ottimale per una scuola prestigiosa che ha costruito la propria forza e ricchezza negli anni proprio nell’interscambio e nella complementarietà fra esperienze di indirizzi diversi. Rispetto allo scorso anno le sedi passeranno da sette a cinque con la quinta dislocata nell’ex tribunale, piuttosto distante dalle altre e dal palazzetto, che gli studenti dovranno ogni volta raggiungere a piedi. Nel contempo è iniziata la restituzione dei laboratori, quello di fisica-chimica è già pienamente funzionante. Una soluzione più indolore al momento pensiamo non esista ed i docenti con la nuova Dirigente si stanno già operando per creare occasioni di attività comuni. I mesi estivi, nonostante la calura a lungo oppressiva, hanno visto l’Amministrazione molto attiva a tenere stretti rapporti con la Provincia per rimuovere problemi burocratici e tecnici così da avviare nei tempi previsti i lavori di sistemazione dei locali dell’ex pretura, quattro dei quali sono disponibili con l’inizio delle lezioni, gli altri cinque lo saranno entro ottobre. Come promesso fin dall’insediamento, il Sindaco ha tenuto un contatto diretto e periodico con il comitato Nuova sede Lorenzini e con i rappresentanti dei genitori. Senza dover perorare incontri come avveniva con la passata Amministrazione, ottenuti spesso come concessione, da giugno l’Amministrazione da poco insediatasi si è presa l’impegno di convocare le parti interessate ogni venti giorni per fare il punto della situazione e illustrare i passi e le scadenze successive, impegno fino ad ora rispettato ed incontri sempre dettati dalla trasparenza. Il rispetto delle indicazioni e dei tempi indicati ha tranquillizzato docenti, studenti e famiglie che potranno iniziare, come detto, il nuovo impegnativo anno scolastico con alcune certezze e con la possibilità di programmare le numerose attività. Se per la situazione ‘transitoria’ (ma durerà alcuni anni) esprimiamo la nostra soddisfazione e la convinzione di un mutato clima nel rapporto Ente locale- Istituzione scolastica, più nebulosa appare la soluzione, da tutti definita necessaria, della costruzione della nuova sede. Siamo consapevoli che l’eredità in materia ricevuta dalla Amministrazione conclusasi a maggio sia incerta e per certi versi oscura, ma siamo anche preoccupati dal non comprendere fino in fondo le intenzioni dell’Amministrazione attuale. Quasi due anni fa ci era stato pubblicamente detto dall’ex assessore Morelli che nel redigere il piano operativo si erano ‘dimenticati’ del Lorenzini; eppure i problemi della sua sede erano già più che evidenti e certamente conosciuti proprio dall’Assessore Morelli, presidente della Provincia negli anni novanta. Negli incontri faticosamente ottenuti nei mesi successivi non ci convinceva appieno all’inizio la bocciatura della prima nostra ipotesi di collocare la nuova unica sede nell’area ex Del Magro, poi ancor più l’indicazione da parte dello stesso Morelli dell’area ex Santoni, dopo però che questa nel piano operativo era stata passata da agricolo/commerciale a residenziale con un non indifferente incremento del suo valore economico. La variante approvata all’ultimo tuffo dall’Amministrazione Giurlani con cui l’area diveniva di interesse pubblico ed era teoricamente destinata alla scuola, non riportava il valore del terreno a quello agricolo/commerciale e non dirimeva i problemi legati alla collocazione dell’area in prossimità del fiume. Per noi, per la scuola, sfumata la soluzione ex Del Magro, l’area ex Santoni, in prossimità della città, appariva un’ottima soluzione tanto per il futuro dell’istituto Lorenzini che per Pescia: una buona viabilità ed una distanza dal centro ben raggiungibile anche a piedi, un’estensione necessaria per fare della nuova sede non solo un secondo polo scolastico di Pescia, ma anche con strutture utilizzabili da altre scuole e dalla cittadinanza, la fruibilità di palazzine storiche, testimoni della storia economica della città oltre, e non ultimo per importanza, il limitatissimo consumo di suolo. Questa soluzione però oggi non ci pare perseguita con determinazione dalla nuova Amministrazione. Il costo del terreno, problema reale avuto in eredità, non crediamo debba costituire l’ostacolo che priva scuola e città della più importante e lungimirante opportunità di interazione fra l’una e l’altra. Una scuola anche funzionale, ma situata lontano da tutto e con difficili collegamenti con la città è una bella, autosufficiente monade, che può essere costruita ovunque, nel Comune di Pescia o altrove, in un luogo o in un altro, non fa differenza; una città privata dell’Istituzione scolastica certamente più prestigiosa vuol dire portarla ad essere città essenzialmente di botteghe ed uffici, negandole una crescita culturale. Sarebbe una soluzione con molti punti interrogativi e comunque da valutare bene insieme. Per questo chiediamo chiarezza, sincerità e trasparenza all’Amministrazione, la stessa che abbiamo registrato fino ad ora, così come chiediamo che per ogni decisione importante per la scuola sia istituito un tavolo di confronto e collaborazione."