Pubblicato il 07 giugno, 2023
PRATO - E’ stata una prima stagione decisamente incoraggiante quella appena conclusa al nuovo Il Garibaldi Milleventi, lo spazio polifunzionale che il 18 novembre scorso ha riaperto i battenti con una grande festa inaugurale dedicata ad uno dei miti della città di Prato: Paolo Rossi.
Nella mente e nel cuore dei pratesi come “Sala Garibaldi”, e più tardi come Cinema Excelsior.
La sala è stata acquisita dalla società Civico 69 srl costituita da Claudio Bertini, Francesco Fantauzzi, Samuele Gaggio, Massimo Gramigni, Angelica Lucibello, Fabrizio Nigro e Nuovo B.O. I lavori, realizzati in un periodo davvero difficile per l'edilizia, sono stati realizzati da Co.Edil per la parte edile e da Dabe Service per la parte impiantistica.
Ad accompagnare la Civico 69 srl nell'apertura della Sala è fondamentale la presenza di sostenitori quali Assiteca, Caf, Chianti Banca, Estra, Unicoop Firenze, nonché della aziende che hanno curato la riqualificazione dell'immobile: Co.Edil per l'edilizia e Dabe Service per l'impiantistica. Partner che hanno scelto di aderire al progetto sin dai suoi primi passi e che dimostrano col loro supporto quanto siano vicini agli interessi del territorio pratese.
Sono invece “partner culturali” del Garibaldi: il Comune di Prato, Fondazione Sistema Toscana, Manifatture Digitali Cinema, la Camerata strumentale Città di Prato, l’Università di Firenze (Progeas), ed enti culturali privati quali Fonderia Cultart, Tuscany Hall, P.R.G..
La cifra distintiva dello spazio è la versatilità: impensabile nel nostro tempo, concepire una sala esclusivamente dedicata al cinema, ma fondamentale continuare a far vivere fra quelle mura la sua antica vocazione. La programmazione de Il Garibaldi ha offerto e si propone di offrire, non tanto i titoli della normale distribuzione quanto delle pellicole di più rara distribuzione, alternate ad iniziative ed eventi di spettacolo. Il Garibaldi / Milleventi in questa prima stagione appena conclusa ha infatti ospitato cinema, musica, spettacolo, eventi aziendali, convegni, festival e mostre mercato.
Tra gli artisti che hanno calcato il palco si possono ricordare Angelo Branduardi, Giovanni Truppi, Fantastic Negrito, Remo Anzovino, Eleazaro Rossi, Marco Travaglio, Giobbe Covatta, Jonatan Canini, Andrea Scanzi e molti altri.
160 giorni di programmazione, di cui 100 giorni di cinema con 241 proiezioni, oltre 13.000 partecipanti agli eventi.
Significativa è stata anche l’accoglienza che la sala ha avuto nella rete economica e sociale della città. Molti gli eventi privati che hanno scelto Il Garibaldi: Cassetti, Mediolanum, University of New Heaven, Prato Film Festival, Alia, Estra, Tennis Club Bisenzio, Liceo Copernico, Camerata Strumentale, sono solo alcuni dei soggetti che hanno scelto di realizzare i loro eventi nella sala appena riaperta.
La prossima stagione, che si aprirà a settembre, calcherà le orme di quella appena conclusa, con molte altre novità.
Uno dei progetti che prenderanno vita il prossimo anno sarà Ma classe au Cinema, promosso dall’Associazione culturale Fil Rouge Prato con il sostegno dell’Istituto francese di Firenze al fine di valorizzare la lingua e la cultura francese sul territorio pratese rivolgendosi in particolare ai più giovani e ai loro insegnanti. Il progetto sarà rivolto agli studenti delle scuole medie e superiori della città e dei comuni limitrofi dal titolo. Ma sono previste anche proiezioni serali rivolte ad un pubblico più adulto improntate alla scoperta di nuovi cineasti del cinema francese.
Per la prossima stagione torneranno da ottobre gli appuntamenti del “Chiesino comedy club” con lo stand-up comedy, mentre tra le novità ci sarà una rassegna di teatro e musica dedicata al cosmo e ai misteri del cielo.
Grande attesa anche per il ritorno di uno degli spettacoli più divertenti degli ultimi anni: il 29 novembre torna Garibaldi, a grande richiesta, Caveman, il monologo più longevo nella storia di Broadway, scritto da Rob Becker nel 1995, frutto di tre anni di studi di antropologia, preistoria, psicologia, sociologia e mitologia. Esportato in 30 paesi nel mondo è già stato visto da oltre 10 milioni di spettatori. La versione italiana diretta da Teo Teocoli, istrione per eccellenza alla sua prima regia teatrale, e interpretata da un sorprendente Maurizio Colombi, si afferma come una delle migliori interpretazioni, dalla quale hanno preso ispirazione numerose versioni estere. Questo sguardo preistorico alla battaglia dei sessi è uno studio umoristico che affronta le dinamiche di coppia e le incomprensioni tra uomo e donna con forte impronta ironica. È prima di tutto la capacità di ‘identificarsi’ nelle storie che scatena le risate della gente.