Pubblicato il 10 luglio, 2024
VINCI - Il nuovo Sindaco di Vinci e la neonata Giunta comunale si trovano, a pochi giorni dall’insediamento con una grana per niente facile da affrontare. Tre ettari di verde, una pineta di 60 alberi e decine di olivi rischiano di essere seppelliti da una colata di cemento. Il nuovo piano urbanistico del Comune di Vinci prevede la costruzione di un nuovo Polo sanitario di gestione privata sulla collina che sorge tra il Cimitero dietro l’abitato di Sovigliana e la clinica Leonardo. Ci sono già state due assemblee piuttosto “calde” indette dalla Amministrazione Comunale ma è nato anche un comitato che si chiama “Salviamo la Collina dal Cemento”, il quale ritiene che “sia una scelta profondamente sbagliata perché di tutto abbiamo bisogno, in questa emergenza climatica, ma non certo di consumare nuovo suolo.” In realtà, non sono contrari al progetto in quanto tale ma è – per ora – l’ubicazione scelta che non convince, anche perché “Preoccupa fortemente anche la viabilità della zona e di Viale Togliatti su cui ricadrebbe l’ulteriore traffico legato alle strutture in previsione, aggravando la situazione già congestionata che tutti conosciamo”. Tra l’altro, il neo consigliere Pandolfi della lista “In Comune per Vinci” ha – come primo atto della legislatura – chiesto tutta la documentazione tecnica negli uffici comunali proprio perché “quel Progetto, allo stato attuale, non ha nulla che possa essere convincente e vorremmo capire meglio”. Effettivamente, risulta esistere un progetto che prevede alcune varianti alla pianificazione comunale di un’area in cui esiste un cimitero (sarà da spostare a causa dei vincoli di distanza esistenti per i luoghi cimiteriali rispetto alle abitazioni e ai luoghi pubblici come le strutture sanitarie?), un’area boscata (da disboscare facendola passare per nuovo “parco agricolo”?) e alcune abitazioni. Oltretutto, l’idea di una RSA (si badi bene, tutti parlano di una RSA ma il progetto prevede due strutture gemelle e attaccate tra loro di Residenza Sociale Assistita con previsione di 160 posti invece dei canonici 80 posti massimo per singola RSA previsti dalla normativa regionale toscana) che, indubbiamente, risponde a una domanda reale ma con una risposta privatizzata, non va giù al Consigliere Pandolfi “perché noi abbiamo in mente un’altra idea di sanità e assistenza sociale, certo non la privatizzazione di risposte a domande sociali”. Dopo le assemblee del 4 e 5 luglio indette dalla Giunta Comunale di Vinci, il Comitato Salviamo la Collina dal Cemento che era presente insieme ad una numerosa partecipazione pubblica, ha rilasciato un comunicato dove precisa che “L’incontro si è rivelato purtroppo molto tecnico, ed è mancata una illustrazione della visione strategica del Comune e una descrizione degli interventi principali e più significativi contenuti nel POC. Il Comitato ha però apprezzato la disponibilità del Sindaco Vanni ad organizzare presto una assemblea per discutere con la cittadinanza dei progetti previsti per la collina di Sovigliana. Il Comitato auspica che l’apertura del Sindaco si traduca in un reale processo di trasparenza e informazione”. Ma informa anche che “Abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti e speriamo che gli uffici competenti forniscano in tempi celeri una documentazione completa ed esaustiva per darci elementi di maggiore comprensione.”. E adesso si muove la politica: mercoledì 10 luglio alle ore 21, alla Casa del popolo di Sovigliana ci sarà una nuova assemblea ma convocata dal Gruppo consiliare “In Comune per Vinci” insieme ai 5 Stelle e Rifondazione Comunista per una narrazione diversa del Progetto e “per denunciare sia la contraddizione di favorire il cemento nelle zone a rischio idraulico, sia la previsione insostenibile e ingiustificata di una nuova edificazione pari al 76% degli interventi totali compresi nel piano, una situazione, questa, che contrasta fortemente con l'obiettivo da noi proposto, in campagna elettorale, di consumo zero di suolo, per il quale ci batteremo sempre” come dichiarano i collaboratori della lista.