Pubblicato il 10 luglio, 2025
MONSUMMANO TERME - “Vedo un mondo agricolo che considera l’agricoltura sociale come una grande opportunità, una nuova ‘mission’ da affiancare a quella di prodotti naturali, del buon cibo, del rispetto dell’ambiente. E vedo anche che queste attività rendono felici le persone più fragili e possono riempirle di amore. Questi progetti, come usa dire oggi, sono ‘win win’, fanno bene al sociale e fanno bene all’agricoltura”. E’ con queste parole che l’assessore regionale all’agricoltura e vice presidente della Regione, Stefania Saccardi, ha chiuso l’incontro territoriale di area vasta Toscana Centro (Firenze, Prato, Pistoia) che si è svolto ieri pomeriggio, nell’ex oratorio San Carlo a Monsummano Terme. Tema dell’incontro erano le prospettive e gli sviluppi di progetti pensati nel mondo agricolo e destinati soprattutto a persone con fragilità, che possono tradursi concretamente grazie al ruolo che le Società della Salute svolgono nei loro territori di riferimento. E, infatti, sono stati proprio i direttori della Società della Salute del Mugello, Marco Brindazzoli, e quello dell’Empolese Valdarno Valdelsa, Franco Doni, a raccontare le loro esperienze dopo il saluto iniziale della presidente della SdS della Valdinievole, Simone De Caro e del direttore, Stefano Lomi. In Valdinievole, in particolare, l’attenzione a questo tema è stata alta fin dall’inizio e infatti, come ha spiegato Tiziana Brizzi, educatrice e referente del progetto “la SdS ha partecipato a due progetti ai quali hanno preso parte diverse aziende agricole del territorio”. Aziende agricole che rappresentano un perno fondamentale di queste progettualità, che anche nel convegno di Monsummano hanno portato alcune testimonianza significative delle loro esperienze, ribadite negli interventi dei rappresentanti di categoria Michela Neri, presidente di Donne Impresa di Coldiretti Pistoia e Sandro Orlandini, presidente CIA Toscana Centro. Le aziende agricole del resto affiancano e supportano la presa in carico integrata socio sanitaria che si traduce – ha spiegato Federico Grassi di ANCI Federsanità Toscana “nella presenza qualificante, all’interno di un’equipe multidisciplinare allargata a nuove risorse, di operatori dell’agricoltura sociale”. Anche il prof. Di Iacovo, dell’Università di Pisa, ha ribadito l’importanza delle connessioni tra sistema di welfare e agricoltura sociale per generare maggiori opportunità per cittadini e imprese.
Insomma, dall’incontro di Monsummano è emerso che i primi bilanci delle iniziative messe in campo fino ad oggi sono più che positivi e che la sfida, adesso, è dare continuità e far crescere questo settore. Intanto una notizia positiva è che a breve uscirà un nuovo bando, ha spiegato Elisa Del Pianta, responsabile del settore Agricoltura e sviluppo rurale della Regione Toscana, “una normativa che sosterrà i partenariati e un finanziamento complessivo ad oggi di 3 milioni di euro e 150mila euro massimi per ogni progetto”. Cifre che possono essere anche riviste e implementate, ha aggiunto la vice presidente Saccardi, sempre tenendo presente che “non si possono rifinanziare le stesse attività e che gli aiuti pubblici alle aziende possono essere dati in fase di avvio ma non possono durare nel tempo”. Ciò detto – ha concluso Saccardi – “le risorse utilizzate per questa progettualità devono affiancarsi a quelle sociosanitarie e non a caso le Società della Salute rivestono un ruolo fondamentale nel concretizzare questa integrazione, per rendere complementari e collegati i percorsi. Lo conferma proprio la SdS della Valdinievole, i cui progetti si sono dimostrati straordinariamente virtuosi perché sono riusciti ad unire i vari finanziamenti pubblici all’interno di un unico disegno progettuale”.