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L'APPARENZA INGANNA

Pubblicato il 19 gennaio, 2017
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MONSUMMANO TERME - Terzo appuntamento per la stagione del Teatro Montand di Monsummano Terme, promossa dal Comune di Monsummano Terme e dall'Associazione Teatrale Pistoiese, che ospita sabato 21 gennaio alle ore 21 L'APPARENZA INGANNA di Thomas Bernhard, spettacolo coprodotto dall'ATP e dalla Compagnia Lombardi-Tiezzi. Già realizzato con successo una quindicina di anni fa da Federico Tiezzi (Premio Ubu 2000 per la miglior regia), tra i massimi registi italiani (vincitore dello stesso premio 2016 per il recente Calderón di Pasolini), dopo il debutto del nuovo allestimento avvenuto lo scorso anno al Manzoni di Pistoia, L’apparenza inganna inizia ora dal teatro di Monsummano la tournée 2016/2017 con presenza in importanti teatri italiani, tra cui l'India a Roma e il Franco Parenti a Milano. Protagonisti due straordinari attori, Sandro Lombardi (che firma anche la drammaturgia) e Massimo Verdastro, dei quali il pubblico potrà ammirare l'altissimo magistero interpretativo e lo strardinario affiatamento. Le scene sono di Gregorio Zurla, i costumi di Giovanna Buzzi. E' prevista il 20 gennaio (ore 10.30) anche una matinée per gli studenti delle scuole medie superiori nell'ambito del Progetto “A scuola di Teatro”. Così il critico Rodolfo Di Giammarco su “La Repubblica”: “La messinscena di Federico Tiezzi ha fatto leva su un rigoroso, capillare, e quasi maniacale trionfo viscontiano dei dettagli, armadi a specchio, mobilia d' epoca, collezioni di scarpe, tutt'uno con le estreme nitidezze interpretative. Grande elogio del non detto, della pietà coltivata in solitudine. Memorabili i protagonisti, affaccendati con forbicette e pillole, tra Mozart e music hall austriaco che Tiezzi elargisce con delicatezza infelice e surreale”. Subito prima dello spettacolo Slow Food Valdinievole e Mercato della Terra offriranno al pubblico in degustazione il pregiato cioccolato dell'Azienda Andrea Slitti (Monsummano Terme), accompagnato dal Vin Santo dell'azienda agricola Marini Giuseppe (Pistoia). Siamo nella settimana tra Natale e Capodanno. In un appartamento di Vienna, disseminato di vecchie fotografie, tra scomodi mobili demodé ricolmi di abiti e scarpe, un anziano signore in pigiama striscia sul pavimento alla ricerca della sua limetta per le unghie. Così Thomas Bernhard, drammaturgo austriaco fra i maggiori della cultura mitteleuropea del secolo scorso, inizia L’apparenza inganna (1983). Il vecchio signore è Karl, che attende la visita di suo fratello Robert. Sono entrambi anziani. Sono stati l’uno giocoliere, l’altro attore. Adesso sono in pensione. Si fanno visita regolarmente ogni martedì e ogni giovedì. Il martedì è Robert che va da Karl, il giovedì Karl rende la visita a Robert. Costruito secondo un procedimento di alternanza tra monologhi e dialoghi, L’apparenza inganna racconta due solitudini: atroci, dolorose, ma anche ridicole e beffarde. Il terzo polo della situazione è Mathilde, la defunta moglie di Karl. Il nucleo oscuro del contrasto è legato al testamento di Mathilde che non ha lasciato la casetta dei week-end al marito, bensì al cognato Robert. Da questo spunto si innesca un meccanismo a catena che porta i due a escogitare ogni possibile pretesto per soddisfare quelli che sembrano essere, con definizione beckettiana, i bisogni del tormento: piccoli dispetti, contraddizioni, ricordi di infanzie e adolescenze conflittuali. «A me gli attori / hanno sempre interessato / quelli notevoli», dice Karl a Robert. Anche a Bernhard hanno sempre interessato gli attori e questo emerge splendidamente dalla tessitura di una scrittura drammaturgica consapevole quanto poche delle possibilità, delle psicologie, delle amarezze, degli slanci e delle euforie degli attori. E agli attori Bernhard offre anche con questo testo un combustibile straordinario. In due situazioni di speculare claustrofobia, nell’orizzonte limitato di una terra desolata dello spirito, è sorprendente l’ampiezza di registri e di stati d’animo, di sfumature e di invenzioni che il geniale drammaturgo austriaco offre ai suoi due personaggi. Con uno stile asciutto e acido, Bernhard sciorina tutta una collezione di sofferenze e rancori, richieste di aiuto mascherate da aggressioni, insulti che nascondono disperate richieste di aiuto, con il paradossale risultato di raggiungere una sinistra, corrosiva comicità. La stagione teatrale è promossa dal Comune di Monsummano Terme e dall'Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale, con il sostegno di Unicoop Firenze e con il contributo di tre aziende del territorio: Polli, Tiger Flex e Arredamenti Goti. Prevendita: Biglietteria Teatro Manzoni 0573 991609 – 27112 on line su www.boxol.it Nei giorni 20 e 21 gennaio anche alla Biglietteria del Teatro Montand Monsummano Terme 0572 954474 (dalle 16.30 alle 19.30) Info: Comune di Monsummano Terme 0572 959228 www.comune.monsummano-terme.pt.it – cultura@comune.monsummano-terme.pt.it


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