Pubblicato il 10 marzo, 2024
SCANDICCI - Bellissimo spettacolo al teatro Aurora di Scandicci, dove si sono esibiti i Pink Sonic, un gruppo di artisti che, dal 2011, cerca di far rivivere l’energia e le emozioni dei concerti live dei Pink Floyd. Un obiettivo certamente ambizioso, perché non è facile emulare una band che ha scritto molte delle pagine più belle della storia della musica. Eppure questi ragazzi, con tanto impegno, provano a restituire, ricreare le stesse emozioni e le stesse sonorità rock dei Pink Floyd.
Per riuscirci, oltre alle innegabili ottime doti individuali di ogni componente dei Pink Sonic, usano gli stessi strumenti musicali utilizzati dai Pink Floyd durante i concerti del periodo 1988/1994.
Il teatro, affollato da un pubblico un po’ avanti negli anni, anche se qualche spettatore più giovane si vedeva tra le file della platea, ma presto tutti sono tornati giovani….
Appena gli artisti sul palco hanno iniziato a suonare il primo pezzo, Shine On You Crazy Diamond (se ricordiamo bene), l’atmosfera si è trasformata e la potenza della musica immortale dei Pink Floyd ha trasportato il pubblico in un mondo magico e meraviglioso.
Gli effetti speciali, luci e laser su tutti, magistralmente dosati ed a volte ipnotici, la performance del frontman Francesco Pavananda Pavan e dei suoi colleghi è stata dir poco strepitosa.
La band è stata veramente brava a ricreare le sonorità e lo spettacolo che hanno resi famosi i Pink Floy interpretando i brani più iconici della band come Wish you were here, Money, Confortably Numb, The great gig in the sky, Us and them, Learning to Fly, e naturalmente Another brick in the wall.
Gli applausi, durante il concerto ed alla fine, non sono mancati e sono stati più che meritati dagli artisti, che al termine dello spettacolo si sono concessi al loro pubblico per scambiare due chiacchiere, stringere qualche mano e fare un po’ di foto nel foyer.
Insomma è stato un bellissimo concerto, con ottima musica eseguita alla grande da un gruppo di artisti che tocca livelli molto alti sia per capacità tecniche sia interpretative e che ha saputo trasformare una serata apparentemente da revival in una esperienza sensoriale unica ed irripetibile.
Vito Genna