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PESCIA - Si sono presentati più di cento nuotatori di tutte le età e provenienti da ogni parte della regione, nella piscina dell’Istituto Marchi, che ha ospitato la sua II Maratonina di Nuoto, dopo quella del 2019.
Un evento che il Cogis Montale, società che gestisce la struttura, ha voluto organizzare per celebrare il ricordo di Giacomo Di Napoli, nuotatore agonista del club preseduto da Doriana Degl’Innocenti che, in quella occasione, aveva vinto, quando aveva solo 17 anni, nuotando ben settecento vasche in appena 4 ore e mezza.
Tre anni dopo il ragazzo è scomparso tragicamente; alla passione per il nuoto aveva affiancato quella per il volo, era diventato il più giovane in Europa ad aver pilotato elicottero, aliante e aereo, appena diciassettenne, conquistando, nel 2021, il titolo italiano, e ottenendo così la convocazione per i campionati mondiali di Parigi.
E si stava allenando proprio in vista della competizione iridata l’11 luglio 2022, quando nei cieli dell’Umbria ha avuto il terribile incidente che gli è costato la vita.
I genitori, Gennaro e Cristina, già tre giorni dopo la sua fine hanno deciso di dedicare la loro vita al suo ricordo, costituendo l’Associazione GDN Nuotatore Volante, che da allora ha organizzato tantissimi eventi e iniziative, in ogni settore, il cui ricavato è stato interamente utilizzato per iniziative didattiche e di volontariato.
Fra le altre, la II Maratonina che si è svolta nell’impianto pesciatino, con il patrocinio dell’amministrazione comunale e la collaborazione di tante aziende, società sportive, associazioni.
Il primato che nel 2019 fu stabilito da Giak è difficilmente superabile; in questa edizione un nuotatore, Lorenzo Paolini, ha percorso più chilometri di lui, nuotando per 862 vasche, ma in un tempo molto più lungo, utilizzando tutte le 8 ore messe a disposizione dal Cogis.
La società organizzatrice ha deciso di non avvalersi di giudici di gara, ma di affidarsi al fair play dei partecipanti, che uscendo dalla vasca hanno dichiarato qual’era la distanza percorsa.
Alla fine, a Paolini è andato il Memorial: il suo nome sarà il primo ad essere inciso sulla coppa che ogni anno verrà messa in palio e che gli è stata consegnata dalla madre di Giak, Cristina; premi anche per altri quindi nuotatori, in ogni categoria e fascia d’età.
“Tre giorni dopo la tragedia abbiamo deciso di attivare un’associazione- spiegano Gennaro e Cristina –Giak Nuotatore Volante, di questo ragazzo del 2002, che nel 2004 stava già in piscina. Ne è uscito il 6 luglio 2022 con il brevetto di istruttore di nuoto. Giacomo nella piscina ha fatto 18 anni. Noi abbiamo perso un figlio, ma, di fatto, anche Doriana e il Cogis. Abbiamo guardato tutte le cose che ha fatto, e le abbiamo suddivise in cinque ambiti, per portare avanti i suoi valori e passioni: sono il nuoto, il volo, l’equitazione, lo studio e la musica. Era un ragazzo incredibile. Terminato il liceo con un anno di anticipo, aveva finito l’esame di Psaicometria 2 del secondo anno di Psicologia proprio qualche giorno prima dell’incidente, gli hanno dato la laurea alla memoria. La Maratonina nasce nell’ottica che era stata, nel 2019, l’ultima che aveva vinto, nei due anni successivi non era stata ripetuta a causa del Covid, e nel 2022 abbiamo ripreso questo filo che si è interrotto, organizzando il Memorial. Facciamo fatica a metabolizzare questa perdita, ma noi, che siamo rimasti soli, Giacomo era figlio unico, abbiamo deciso di organizzare eventi, il ricavato dei quali va tutto in beneficienza. E allora abbiamo potuto acquistare un cane guida per non vedenti, dar vita a un progetto di ippoterapia per otto ragazzi disabili, abbiamo fatto una donazione al Centro Antiviolenza per le Donne, e poi alla scuola, per i giovani talenti. L’associazione si muove su due ambiti: quello della disabilità e quello della valorizzazione dei giovani talenti, come era Giacomo. Che era persona molto sensibile, lo abbiamo scoperto dopo la sua morte. Racconto sempre un aneddoto: al cimitero ci si è avvicinata una signora, ‘voi siete i genitori di Giacomo?’, ci ha chiesto; ‘mi figlia Sara andava al liceo con lui- ci ha raccontato –però è sordomuta. E Giacomo ha imparato il linguaggio dei segni per poter parlare con lei’. Quello che ci ha lasciato è un valore, che va trasmesso ai giovani. Era una persona determinata. È stato un piccolo imprenditore, era molto attivo anche sui social, e con molte aziende da solo aveva attivato un percorso di sponsorizzazione. Noi organizziamo mediamente un evento al mese, il prossimo sarà il 26 maggio, al Teatro Moderno di Agliana. L’11 luglio, poi, gli sarà intitolata la piscina Cogis di Montale, una cosa per fare le quale c’è stata un’accelerazione incredibile di tutte le funzioni burocratiche. Non ci rimane che fare del bene, con un’attività legata allo sviluppo. Siamo convinti che condividere il dolore sia una terapia che ci può fare uscire tutti quanti. Ci ha detto la psicologa che ci è capitato un terremoto emotivo, ma anche tutti coloro che lo conoscevano, e sono agganciati all’associazione, di fatto ne hanno subito le conseguenze. E dalle macerie- hanno concluso –ora dobbiamo ripartire”.


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