Pubblicato il 31 ottobre, 2024
LAMPORECCHIO - Una mozione per avviare controlli sui PFAS (inquinanti pericolosi che si ritrovano nelle acque in modo duraturo e recentemente balzati alle cronache grazie a una campagna di Greenpeace rilanciata a Pistoia Acqua Bene Comune) e contrastarne la presenza e un ordine del Giorno per escludere l’ingresso di Acque spa nella futura Multiutility, sono stati approvati all’unanimità dal Consiglio Comunale di Lamporecchio. La notizia è che sono stati approvati all’unanimità dall’intero Consiglio ma anche che in un comune di modeste proporzioni e di scarso ruolo nelle scelte generali sui servizi pubblici ci si interroga e si avanzano proposte per difendere la salute dei cittadini e per ricordare che “l’acqua è un bene comune ma anche delle generazioni future” come ha ricordato la capogruppo di maggioranza, Chiara Guarnuto. La Mozione sui PFAS è stata presentata, a nome della maggioranza che governa il Comune di Lamporecchio dal consigliere Giovanni Verdiani, il quale ha ricordato che i PFAS “sono molecole presenti, nei lubrificanti, nelle vernici, nei contenitori di alimenti, nel Teflon con cui si ricoprono teglie e padelle e in molti altri prodotti di uso quotidiano ma possono provocare malattie gravi al fegato, alla tiroide, tumori ed altro ancora. Pertanto, in assenza di norme che limitino o vietino l’uso di questi cosiddetti “inquinanti eterni” è necessario sensibilizzare l’opinione pubblica e il Parlamento italiano anche attraverso un intervento come questo”. Ma la Mozione va più in là perché impegna “Sindaco e Giunta a richiedere al Gestore del Servizio Idrico e alla ASL competente le analisi di acqua potabile e dell’acqua in bottiglia erogata nelle scuole del territorio comunale, di rendere pubblici i risultati di tali analisi, di richiedere alla Regione Toscana di varare un piano di monitoraggio capillare su tutto il territorio regionale al fine di accertare il reale stato di di contaminazione delle acque destinate al consumo umano”. Il capogruppo Torrigiani, nella dichiarazione di voto favorevole ha proposto che le analisi siano predisposte anche direttamente dal Comune. Proposta che per motivi procedurali non è stata accettata. Ma la serata si prospettava interessante anche per l’Ordine del Giorno su Acque spa e Multiutility, punto che ha visto un dibattito breve con gli interventi di presentazione del documento da parte della capogruppo di maggioranza, Chiara Guarnuto e dell’ex Sindaco Alessio Torrigiani che ha ricordato i vai interventi delle amministrazioni precedenti in proposito. Ma il fatto rilevante è che dopo l’approvazione di due anni fa dell’ingresso in Multiutility senza – di fatto – alcun contributo autonomo degli organi consiliari di Lamporecchio, martedì sera è stata intrapresa una nuova strada che impegna il Sindaco (la dottoressa Anna Trassi) a chiedere di bloccare l’ingresso di Acque spa nella Multiutility. Ordine del giorno presentato dai tre capigruppo presenti in consiglio comunale e approvato all’unanimità. Ironia della sorte, lo stesso giorno, le sindache di Firenze e Prato, hanno chiesto l’allargamento della Multiutility a tutto il territorio toscano. Secondo fonti interne alla maggioranza, sarà necessaria una nuova riflessione sullo strumento stesso della Multiutility a partire dalle modalità (Borsa o altro?) di reperimento dei fondi.
Ivano Bechini