Pubblicato il 14 ottobre, 2023
PESCIA – La comunicazione è arrivata dalla Santa Sede: Monsignor Roberto Filippini, per raggiunti limiti di età, avendo compiuto 75 anni, da oggi rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Pescia presentata al raggiungimento del 75° anno di età; gli succede Monsignor Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia.
Sono così riunite in persona episcopi le due diocesi, anche se Filippini rimarrà con l’incarico di amministratore apostolico della diocesi fino all'ingresso del suo successore.
La diocesi gli era stata affidata il 25 novembre 2015 da Papa Francesco, succedendo a Monsignor Giovanni De Vivo, scomparso il 20 settembre dello stesso anno, ma all’epoca già dimissionario, anche lui per raggiunti limiti di età.
Il suo successore aveva ricevuto l’incarico di guidare la diocesi di Pistoia l’8 ottobre 2014; nato a Lucca il 5 gennaio 1951, è anche segretario della Conferenza Episcopale Toscana e delegato regionale per il laicato.
La notizia ha colto di sorpresa lo stesso Filippini: “una decisione che non mi aspettavo- ha commentato -pensavo a un Vescovo nuovo che sarebbe venuto a stare qui a Pescia, e che la diocesi avrebbe continuato la sua storia in maniera lineare. Tuttavia, il comunicato che indica come nuovo Vescovo di Pescia sua eccellenza Monsignor Fausto Tardelli non fa accenno a una prospettiva di unificazione delle due diocesi, che sono unite attualmente solo in persona episcopi, nella persona del Vescovo. Le due diocesi rimangono distinte, e il Vescovo deve guidarle contemporaneamente. Una bella impresa. Io sono certo, e di questo mi sono rallegrato, che sia stato scelto Monsignor Tardelli, che è un caro amico. Sono certo che saprà guidare con sapienza, intelligenza, coscienziosità, come è il suo stesso temperamento, con pacatezza, però anche con molta generosità, la diocesi di Pescia, e saprà armonizzarla con la Pastorale di quella di Pistoia. È una sorpresa anche perché avevamo da poco celebrato il Giubileo dei 500 anni di una storia molto bella, ricca di santità, di cultura, di opere, di strutture, che pensavo, anche tenendo conto dello stesso numero degli abitanti della diocesi, che sarebbe stata riservata una sperimentazione di questo genere. Ma il futuro rimane aperto: io credo che si debba avere tanta fiducia, sia nel Sommo Pontefice che, soprattutto, nel Signore”.
Non si conoscono ancora i tempi per la successione; si parla di due mesi, due mesi e mezzo dalla nomina all’ingresso; a Natale, o a ridosso delle festività natalizie Monsignor Tardelli dovrebbe subentrare a Monsignor Filippini.
Al vescovo uscente sono confermate tutte le facoltà e gli oneri del vescovo diocesano, con la carica di amministratore apostolico.
Anche il nuovo vescovo ha di fronte poco più di due anni, prima di raggiungere il limite di età che lo costringerà alle dimissioni.