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MONTECATINI TERME - Alessandro Sartoni interviene sulla potatura degli alberi: "Alla luce delle domande pervenute da vari concittadini, è utile che faccia chiarezza sulla modalità di potatura degli alberi.
Modalità che non è nuova in quanto sperimentalmente avviata nel 2021 con un primo intervento su platani in Corso Matteotti.
Stanno incuriosendo alcuni effetti "collaterali" della recente potatura su alcuni tigli e quindi, onde evitare commenti comprensibili ma non informati, approfitto per rappresentare una iniziativa che ha un'alta valenza ambientale e di tutela del nostro patrimonio arboreo.
Montecatini Terme, che da sempre fa vanto del suo verde e dei suoi viali alberati, ha alle spalle una tradizione di pessime potature (e a mio parere anche di discutibile scelta nel rapporto fra edificato e alberature in varie strade).
Generalmente venivano praticati tagli di capitozzatura: con potature annuali o biennali si realizzava il cornettamento, cioè il rilascio di monconi lunghi pochi centimetri, stimolando un ricaccio di polloni sul fusto in corrispondenza dei cornetti.
Alberi posizionati su assi stradali e con marciapiedi stretti, denotano segni di deperimento come carie sul fusto e sul pedale o sulle branche strutturali anche a causa della reiterata pratica della capitozzatura e del cornettamento che ha accelerato il deperimento della pianta.
Abbiamo effettuato investigazioni su alberature di platano e tiglio presenti sul nostro territorio che hanno evidenziato un significativo decremento sullo stato di salute delle piante, tali da rendere necessari interventi di abbattimento per raggiunta fine carriera. Vari alberi hanno palesato uno stato di salute fitosanitario deperente con l'insorgenza di patologie di carie del legno a cui sono chiaramente collegate le potature a cornetto e le capitozzature operate da tempo sulle piante ai fini del contenimento delle chiome e della limitazione di spazio a disposizione delle chiome.
Un bel disastro al quale abbiamo deciso, per quanto possibile, di porre rimedio, cominciando a lavorare in modo assolutamente differente seguendo esempi di interventi su alberature di tiglio e platano in età adulta operati in altre città.
Gli interventi forniti come esempio nelle foto allegate sono considerati interventi di potatura di risanamento, cioè destinati a ripristinare il controllo della pianta sulla distribuzione dei rami e ad eliminare la pratica del cornettamento (cioè del rilascio di monconi di rami capitozzati a pochi centimetri dal fusto) così da ottenere un'architettura della chioma più simile a quella naturale.
Il potatore seleziona per ogni branca principale il rilascio di diversi polloni, anche in eccesso come misura precauzionale, in modo da consentire alla pianta di poter usufruire di rami dotati di gemma apicale, non cimati, e quindi in grado di completare il ciclo fotosintetico e di ricostruire la dominanza apicale dei rami strutturali e una corretta distribuzione dei rami laterali comandata dalla gemma apicale (ordine fillotassico).
E' un'operazione che implica di seguire la pianta nella sua risposta e richiede di eliminare successivamente quei rami (in genere esterni, sottili e pendenti verso il basso) che per competizione tra le foglie o altri fattori naturali si sono eccessivamente piegati verso il basso, mentre si rilasciano quelli verticali, semi verticali e leggermente arcuati poiché funzionali alla spaziatura dei rami e nel ridurre la competizione per la luce tra di loro.
In un'alberatura che presenta valori statistici di chiara evidenza nell'aver raggiunto la fase conclusiva del proprio ciclo è un'operazione similare al restauro e mira ad allungare la vita delle piante: ovviamente, in corrispondenza di branche strutturali che non risultassero per erosione del legno troppo resistenti, è bene evitare il rilascio dei rami con gemma apicale ai fini di non sovraccaricarli di peso e si è costretti ad operare il cornettamento fino al taglio della stessa se ritenuta insicura.
Da tale intervento l'alberatura se ne giova sia per un migliore funzionamento del ciclo fotosintetico, un miglior controllo sull'emissione dei polloni caulinari e radicali e una riduzione degli effetti da attacco fitomizi come le tingidi (melata).
L'osservazione della risposta delle piante porta poi ad assecondare con cure di potatura appropriate e poco invasive la loro ripresa fisiologica al fine di ottenere una riduzione della incidenza del deperimento osservato sulle alberature e nel dover ricorrere all'abbattimento delle piante a fine carriera. Le piante con chioma costruita consentono di fornire ombreggiamento sull'asse stradale, su marciapiedi e facciate di edifici, concorrendo in modo significativo a ridurre l'isola di calore e gli effetti di afa conseguenti al surriscaldamento estivo.
Nel comune di Montecatini Terme questo intervento è stato effettuato prevalentemente su tigli e platani e le operazioni sono iniziate con la campagna di potatura dell'inverno 2021/2022, prima su platani e poi su tigli, osservando i cicli di programmazione operati dalla ditta che cura la gestione del verde; i risultati ottenuti sui platani sono particolarmente apprezzabili.
Sono stati esclusi i trattamenti su acero negundo e quercia americana poiché ritenute specie troppo debilitate e di fine carriera, salvo lungo Viale Armando Diaz, per esigenza di continuità con la successiva alberatura di tigli dove nei casi possibili si è effettuato lo stesso tagli anche sugli aceri negundi".


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