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MONTAGNA PISTOIESE - La costituzione formale è stata registrata lo scorso 24 febbraio, al Museo della Castagna di Colognora di Pescaglia; l’Accademia degli Infarinati nasce dall'impegno dell’Associazione Castanicoltori della Lucchesia, che è riuscita a catalizzare tanto interesse, non solo dei produttori, sul mondo del castagno.
Tante attività, incontri e corsi di formazione, organizzati nei vari territori, hanno contribuito a far riscoprire e ricreare interesse verso la produzione delle castagne e dei prodotti che ne derivano, di cui la farina è il prodotto principe; il primo corso sulle tecniche di assaggio della farina, nel 2019 a Lucca, ha costituito le basi che poi hanno dato vita all’Accademia.
L'iscrizione, dietro un contributo annuo di 10 euro, è aperta a tutti coloro che manifestano interesse verso la ‘dolce farina di castagne’; previste diverse categorie di ‘Accademici Infarinati’, in base alla preparazione in fatto di assaggi e agli anni di permanenza nell'Accademia.
Al Direttorio, preseduto da un Presidente a rotazione, potrà attribuire il titolo di ‘Accademici Infarinati (Emeriti-Illustri-Onorari)’ a personaggi che potranno fungere da testimonial per l'Accademia.
Gli obiettivi che l’Accademia si propone sono quelli di approfondire e implementare le tecniche di assaggio delle farine di castagne, sulla base di quelle sviluppate durante il primo corso; dare vita e partecipare a iniziative per diffondere tali tecniche, con lo scopo di affinare le capacità per riconoscere ed apprezzare le farine di qualità; accrescere saperi e competenze, attraverso il confronto e lo scambio di esperienze, fra e con i produttori; partecipare direttamente e indirettamente a studi scientifici, volti ad estendere le conoscenze, per un sempre maggiore sviluppo della qualità delle farine, consapevoli che è dalla elevazione della qualità che passa la sopravvivenza delle piccole produzioni realizzate con il metodo tradizionale; dare il meritato risalto agli aspetti organolettici e nutrizionali dei "cibi antichi" a base di farine di castagne; ricercare e custodire ricette e metodi di utilizzo della farina dolce e più in generale delle castagne; difendere e diffondere la cultura dei borghi montani, nonché delle tradizioni legate al castagno, tramandateci nel tempo. Utilizzare allo scopo tutti gli strumenti di comunicazione raggiungibili dall'Accademia, non ultime le scuole; attrarre l'attenzione e collaborare con le realtà associative che si occupano di cucina. Più in generale creare interesse nel mondo culinario e della ristorazione, per una riscoperta della "Dolce farina di Castagne", come ingrediente di pregio.
Sabato alle 15, alla Casa Comunale della Val di Forfora, a Crespole, è previsto il prossimo evento organizzato dall’Accademia, dal titolo ‘Castagneto da frutto tradizionale… vogliamo fare qualcosa?’, organizzato insieme a Slow Food, Associazione Val di Forfora e Associazione Ecomuseo della Montagna Pistoiese.
Parteciperanno il musicista Maurizio Geri, poi presidente, direttore scientifico e referente dell’Accademia degli Infarinati, Valter Incerpi, Leonardo Sabbatini e Ugo Bugelli, Massimo Giambastiani, direttore scientifico dell’Istituto di Ricerca Forestale, e Alessandra Pacini, dell’associazione universitaria degli studenti di Scienze Forestali; la giornata, arricchita da assaggi e degustazioni di prodotti a base di farina dolce di castagne, si chiuderà con la proiezione del film ‘Innesti’, alla presenza del regista Sandro Bozzolo.


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