Pubblicato il 07 febbraio, 2024
PISTOIA - Sabato 10 febbraio alle ore 10.00 presso l'Area Verde dei giardini di via Gentile nel quartiere delle Fornaci - Pistoia, si terrà la commemorazione e la deposizione di una corona d'alloro in memoria dei partigiani pistoiesi che combatterono nella Divisione Garibaldi in Jugoslavia nella guerra di liberazione dal nazifascismo. E' una iniziativa promossa dalle Federazioni provinciali di Partito Comunista, Partito Comunista Italiano e Rifondazione Comunista. Nel 1941 le truppe italiane occuparono la Jugoslavia e varie divisioni furono stanziate all'interno del paese. Non fu una operazione da "italiani, brava gente"; ci furono soprusi inutili ed eccidi. Dopo l'Armistizio, i soldati ebbero poche scelte: tentare il ritorno a casa, arrendersi ai tedeschi o combatterli. Le Divisioni Taurinense e Venezia, quest'ultima composta in parte da militari toscani, optarono per la resistenza armata e il 2 dicembre 1943 si costituirono a Pljevlja, in Montenegro, come «Divisione italiana partigiana Garibaldi», comprendente circa 20.000 soldati. Nei mesi successivi, la Divisione combattè le truppe naziste a fianco dell'Esercito Popolare di Liberazione guidato dal maresciallo Tito: registrò migliaia di uomini morti o dispersi e rientrò in Italia nel marzo 1945. Tra i decorati della Resistenza nei Balcani, provenienti dal comune di Pistoia e dai comuni limitrofi (Agliana, in particolare) ricordiamo: Arrigo Bertini, Foriero Cappelli, Giuseppe Dolfi, Dino Lastrucci, Silvano Pastacaldi, Aldo Vannacci, Villy Pasquali, Silvio Ceccarelli e Germano Bellucci. Uno di loro, il veterinario e partigiano Villy Pasquali, morto in battaglia, fu insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare e a Pistoia gli sono stati dedicati un giardino e un monumento alla memoria, che fu inaugurato il 25 aprile 1992 in un'area verde del quartiere «Le Fornaci». Il monumento fu disegnato da Umberto Civinini ed è in memoria dei pistoiesi combattenti nella divisione: erano circa 200, provenienti dal territorio provinciale.
Noi li vogliamo ricordare per quella scelta, difficile ma giusta, di ribellione all'oppressione nazifascista. Questo è il nostro "giorno del ricordo".