Mesenotizie la voce delle province

ABETONE - La Sala Baccarini della S.O.M.S. di San Marcello era strapiena, esauriti anche i posti in piedi, con nutrita presenza di sammarcellini, ex amministratori, tecnici e numerosi ambientalisti (ma erano presenti anche i rappresentanti del Touring Club Italiano toscano e il Presidente del Comitato emiliano l’Appennino che vogliamo, intervenuti entrambi con grande equilibrio); in pratica, salvo un consigliere comunale, mancava l’interlocuzione pubblica, dal pluriamministratore Luca Marmo, Sindaco di San Marcello e insieme Presidente della Provincia che è l’ente capofila del Progetto, alla clamorosa assenza delle opposizioni istituzionali. E in questa sala si è alzato il grido di dolore espresso da Manuela Geri del Comitato contrario alla nuova funivia Doganaccia – Corno alle Scale ma anche critiche serrate e articolate del progetto tecnico espresse dal Geologo Mauro Chessa sulla sostanziale inosservanza delle norme adottata dalla Regione Toscana e dalla Provincia (non vengono rispettate le stesse norme Regionali quali il P.I.T. oltre varie norme comunitarie) e dal Dottor Alessio Bartolini per gli aspetti prettamente ambientali e di difesa della biodiversità. E sono state disvelati alcuni aspetti perlomeno bizzarri del Progetto, quale quello del punto di arrivo della Funivia che, in realtà, è su una prateria di alta quota che in inverno è sempre ghiacciata, ad almeno 750 metri dal Rifugio del Lago Scaffaiolo, con nessuna previsione di sicurezza per gli sciatori che si trovano ad affrontare pericoli degni di ben altre avventure. Chiaramente si sono sentiti anche interventi di minore analisi critica ma di maggiore nettezza (la citazione del Fantozzi e del suo giudizio sul film la Corazzata Potemkin è stata più ripetuta) ma era evidente a tutti i convenuti e agli intervenuti la sostanziale mancanza di un’idea, un progetto, di montagna vivibile. Proprio da questo concetto è partito il lungo intervento di Valerio Sichi, il quale ha ricordato che in 4 anni il Comune di Abetone-Cutigliano ha perso l’8% dei residenti e San Marcello-Piteglio il 4% dei residenti, stanno chiudendo tutti gli alberghi e molte attività ricettive, non esiste una logica di accoglienza turistica collegata ai vicini, importanti distretti turistici. Duro nei confronti della Regione Toscana, Sichi ha detto con chiarezza estrema che bisgona mobilitare tutta la montagna contro la nuova funivia. Numerosi gli interventi dei rappresentanti del CAI toscano, che hanno dato appuntamento per la prossima manifestazione in quota ai primi di settembre. Ma altri hanno chiesto anche una manifestazione davanti gli Uffici della Giunta Regionale a Firenze contro le scelte “scellerate” della Giunta Giani.
L’opposizione alla nuova funivia si sta organizzando, dall’altra parte , quella dai favorevoli, per ora tutto tace.
Ivano Bechini


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