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PISTOIA - È partito a ottobre LevelUp, il progetto di accompagnamento al biennio delle superiori. L'attività mira ad accompagnare i giovani tra i 14 e i 16 anni nel percorso di studio, nel riconoscimento delle proprie capacità e risorse e confrontarle con le effettive future possibilità lavorative.



LevelUp, inteso come componente del processo educativo, è a cura dell'Officina delle Opportunità, un progetto di animazione territoriale dedicata a giovani e nato dalla coprogettazione tra il Comune di Pistoia e la Cooperativa Intrecci. Le attività si svolgono nei Centri aggregazione: Casa in Piazzetta in piazza Santo Stefano, Sotto il Palazzo in piazza Mandela, nello Spazio Immaginazione Giovanile in via dei Macelli. Al momento sono stati inseriti nel progetto 19 ragazze e ragazzi che frequentano il biennio delle superiori.



«Alle tante attività svolte nei Centri di aggregazione se ne è appena aggiunta un'altra, a cui teniamo molto perché si muove nella direzione di aiutare i ragazzi a prendere coscienza delle proprie capacità e potenzialità – sottolinea Anna Maria Celesti, assessore alle Politiche di inclusione sociale, del volontariato e del Terzo settore del Comune di Pistoia –. "LevelUp" ci permette di prevenire e arginare fenomeni come il disagio e la dispersione scolastica, favorendo l'inserimento degli studenti nella nuova realtà scolastica e sostenendoli nel superamento di eventuali problematiche relative all'inserimento nel gruppo classe e all'adeguamento alle regole della scuola.»



Gli obiettivi principali del servizio sono molteplici. Oltre ad accompagnare alla scelta e sostenere la motivazione allo studio, il progetto si propone di consolidare o rivedere la scelta scolastica fatta, imparare a contenere e saper gestire l'ansia legata ai passaggi scolastici e favorire l'acquisizione e il consolidamento di un metodo di studio efficace attraverso il supporto di esperti.



L'attività viene svolta attraverso colloqui individuali e attività in piccoli gruppi tenuti da un tutor specifico che cerca di individuare i bisogni dei ragazzi, rispondendo in maniera personalizzata e interfacciandosi con i coordinatori dei vari spazi di aggregazione. Il tutor ha il compito di monitorare per tutto l'anno scolastico l'andamento del percorso di studio mediante colloqui individuali e di gruppo; le ragazze e i ragazzi sono supportati, inoltre, nell'acquisizione di un metodo di studio e riorientati in caso di bisogno.

Lo strumento privilegiato è dunque una modalità di ascolto attivo ed empatico che mira a favorire l'analisi dei problemi e dei vissuti a questi collegati per arrivare a una individuazione strategie di problem solving. Con il dialogo e la riflessione guidata si cerca di favorire lo sviluppo delle competenze riflessive e comunicative, necessarie per conseguire autonomia e responsabilità nel percorso scolastico.

All'interno del progetto vengono, poi, attivati laboratori esperienziali tenuti da esperti che permettono ai ragazzi di esplorare le loro attitudini sviluppando le competenze trasversali.




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