Pubblicato il 08/03/2025 11:45
PESCIA - "Nei giorni scorsi - ha scritto Pescia Cambia - si è svolta la Commissione territorio con all'ordine del giorno la situazione del liceo Lorenzini, anzi forse sarebbe più corretto dire che si sarebbe dovuta svolgere.
Infatti, oltre al presidente Spelletti erano presenti solo i consiglieri Brizzi, Melosi e Mandara, i membri di maggioranza tutti assenti e se è vero che sono tutti dimessi è altrettanto vero che fino alla sostituzione ne sono ancora parte. Insieme a questo quadro già desolante, ancora più grave è stata l'assenza dei rappresentanti della giunta Franchi e dei funzionari comunali.
Uno sgarbo istituzionale che non si era mai visto nel Comune di Pescia e una grave mancanza di rispetto nei confronti dei molti cittadini presenti in rappresentanza dei comitati che seguono le vicende del Lorenzini.
La convocazione della commissione si era resa necessaria dopo la richiesta di tutte le minoranze comunali di svolgere un consiglio comunale sulla questione del Lorenzini.
Quindi nessuna informativa, solo una assenza rumorosa che ha determinato delusione e rabbia fra i presenti che avrebbero voluto conoscere lo stato della situazione e dei problemi dopo le tante dichiarazioni del tutto contraddittorie apparse sulla stampa e sui media.
Certo, dopo le affermazioni del sindaco Franchi sul progetto in corso per il nuovo Lorenzini da parte della Provincia del tutto prive di riscontro e il silenzio totale sul ricorso della nuova proprietaria ex-Santoni e della diffida della azienda Incerpi, proprietari dell'area dove dovrebbe sorgere il nuovo Lorenzini, la situazione appare completamente sfuggita di mano alla giunta comunale, una delle tante, purtroppo.
Tuttavia, dovrebbe essere chiaro che non esiste un tappeto abbastanza grande sotto il quale nascondere una situazione che rischia di diventare ingestibile con conseguenze inevitabili su alunni, genitori e insegnanti.
Occorre quindi dire con chiarezza che con ricorsi in essere non è possibile procedere alla progettazione di un' area che non si sa se mai diventerà un sito dove costruire la nuova scuola, riaprire se possibile il dialogo con la proprietà dell'area, prevedere soluzioni alternative per la scuola vista la scadenza del 2028 per l'uso degli attuali locali.
Un bel rompicapo sul quale non si può giocare a nascondino ma prendersi chiare e precise responsabilità".
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