Pubblicato il 24 luglio, 2023
PISTOIA - Su ordine della procura della Repubblica presso il tribunale di Pistoia, che ha coordinato le indagini, la squadra mobile della questura di Pistoia ha proceduto all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino albanese di 38 anni, da tempo residente nel capoluogo.
L’attività degli investigatori della Polizia di Stato è iniziata lo scorso 30 giugno quando la compagna del soggetto, una donna pistoiese di 45 anni, si è presentata al pronto soccorso dell’ospedale “San Jacopo” per ricevere le cure mediche per numerose ferite alla testa e al busto. Dopo la visita la donna è stata dimessa, con una diagnosi di “patite lesioni, con infrazione di due costole e varie tumefazioni” e prognosi di trenta giorni salvo complicazioni.
Date le circostanze, è stato attivato il previsto “protocollo rosa”, in base al quale il personale della squadra mobile è stato subito informato del fatto e in tempo reale ha raggiunto il reparto ospedaliero in cui si trovava la vittima per sapere cosa era successo.
In questo modo è stata ricostruita la vicenda, dopodiché per la donna è stato trovato ricovero in una casa famiglia in una località sicura.
Infine, informata la competente autorità giudiziaria e ricevuta delega d’indagine dalla stessa, la Polizia Giudiziaria ha approfondito le sue indagini e raccolto numerosi elementi di prova, anche tramite le testimonianze dei genitori della donna e delle sue colleghe di lavoro.
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che il 38enne, con condotte reiterate nel tempo ed aventi carattere di abitualità, ha spesso minacciato, offeso e picchiato la compagna. La controllava quando era al lavoro e controllava pure il suo telefono.
Addirittura era arrivato al punto di “ispezionarle” le parti intime per cercare tracce di eventuali rapporti sessuali con altri uomini.
Quanto emerso nel corso dell’attività investigativa è stato ricompreso in informativa di sintesi per l’autorità giudiziaria procedente, che ha ravvisato la configurazione delle fattispecie di reato di: maltrattamenti in famiglia, violenza privata e reato continuato, e ne ha fatto oggetto di richiesta di misura cautelare al G.I.P.; una volta ottenutala, ne ha delegato l’esecuzione alla locale squadra mobile.
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