Mesenotizie la voce delle province

PISTOIA - Il consigliere regionale Marco Niccolai ha presentato un'interrogazione: «Le condizioni in cui operano gli agenti della Polizia penitenziaria e dunque le ricadute sui detenuti della Casa circondariale di Pistoia sono inaccettabili. La carenza di personale, denunciata a gran voce dai sindacati di categoria, è tale da mettere a rischio la sicurezza e la salute di tutti coloro che vivono e lavorano all'interno della struttura. Voglio precisare che la Regione non ha alcuna competenza al riguardo ma vista la situazione in cui versa l'organico del carcere credo sia bene che tutti gli enti sollecitino il Governo ad intervenire».
Così il consigliere regionale PD Marco Niccolai, che ha presentato un'interrogazione urgente al Presidente della Giunta regionale Eugenio Giani, chiedendo un intervento immediato del Governo per risolvere la critica situazione.
«Le sigle sindacali, che rappresentano circa il 95% dei lavoratori della Casa circondariale, hanno proclamato lo stato di agitazione per l'inadeguatezza dell'organico di Polizia penitenziaria. Mancano le risorse umane per garantire il corretto funzionamento dell'Istituto, bloccando anche lo svolgimento di alcune attività da parte dei detenuti - spiega Niccolai - I sindacati chiedono, a ragione, una pianta organica adeguata, il pagamento delle ore straordinarie arretrate e puntuale per quelle future, e l'incremento del personale dai corsi dei neo agenti per abbassare l'età media del personale. Il personale attualmente in servizio per garantire la funzionalità del servizio è costretto a prolungare sistematicamente il turno di lavoro, senza avere ad oggi certezza della retribuzione di quello straordinario. Nonostante la mancanza di eventi critici costanti, la situazione è estremamente preoccupante. La carenza di personale non permette agli agenti di svolgere con la massima efficienza i loro compiti, e aumenta il rischio di tensioni e incidenti all'interno della struttura. Per questo motivo, ho chiesto al Presidente Giani di attivarsi nei confronti del Governo, e in particolare del Ministero della Giustizia, per sollecitare un immediato reintegro delle risorse umane mancanti.

Non possiamo più permettere che la Casa circondariale di Pistoia - conclude Niccolai - continui ad avere questi problemi: nel corso della mia visita del 1 marzo scorso avevo già constatato tali problematiche e, purtroppo, in questi mesi niente è cambiato. Non si può rimanere in silenzio di fronte a questa perdurante situazione»


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