Pubblicato il 26 novembre, 2023
PISTOIA - Nell'ambito del progetto Formazione antiviolenza, a Pistoia, 30 locali hanno partecipato a “Sicurezza Vera”, il progetto che coinvolge i pubblici esercizi di Fipe Confcommercio e le forze di Polizia con l'obiettivo di acquisire la capacità di leggere i segnali di pericolo e gestire le richieste d’aiuto.
Fornire a chi lavora nei pubblici esercizi gli strumenti utili per riconoscere un segnale di pericolo e per prevenire dinamiche di violenza, da quella di genere ad ogni altra possibile manifestazione. È l’obiettivo che si pone la seconda parte del progetto “Sicurezza Vera”, promosso dalla Fipe Confcommercio e dalle Forze di Polizia per incrementare il livello di consapevolezza diffusa intorno a questo tema.
L’iniziativa, inaugurata lo scorso mese di maggio con una prima fase dedicata all’informazione, passa ora al momento della “formazione”. Questa settimana, nella sede di Confcommercio, 30 rappresentanti di altrettanti pubblici esercizi hanno partecipato ad un corso introdotto da Simona Marinai, Presidente del Gruppo Donne Imprenditrici Fipe Pistoia e Prato, e guidato dal dal Dott. Antonio Fusco, Vice Questore e Dirigente Divisione Polizia Anticrimine Questura di Polizia.
Ai gestori e dipendenti dei locali sono stati dunque trasmessi gli strumenti più idonei per fare deterrenza attiva, per riconoscere situazioni al limite, per raccogliere e gestire eventuali richieste d’aiuto o denunce. Un focus è stato fatto, in questo senso, sull’utilizzo dell’app “YouPol” per le segnalazioni, sul numero di emergenza unico europeo e sui segnali che presagiscono una forma di violenza.
“Adesso – commenta Marinai – abbiamo dato il via alla fase formativa del progetto con un intento preciso: diventare sentinelle della legalità e della sicurezza all’interno dei nostri locali. Per farlo, è indispensabile che il personale sia adeguatamente consapevole e abbia gli strumenti giusti per contrastare questi fenomeni”.
Il contrasto alla violenza di genere, ricorda la Polizia di Stato, rappresenta un’emergenza da affrontare con un approccio condiviso tra le Forze dell’Ordine, le associazioni, la cittadinanza. Questo protocollo è un importante strumento aggiuntivo per contrastare il fenomeno in modo ancora più incisivo e determinato.
A tutti i partecipanti sono state rilasciate vetrofanie da apporre presso i propri locali, per segnalarli come punto sicuro e incentivare i colleghi ad aggiungersi alla rete.