Ultimo Aggiornamento sul sito 06/05/2025 22:10
Mesenotizie la voce delle province
MONTECATINI TERME - Premiato a Madrid il film “Senza Senso” della regista Roberta Mucci. La pellicola, che è anche divenuta oggetto di didattica, è stata giudicata da una giuria internazionale, che le ha assegnato il premio per la regia ed il tema, affrontato in maniera delicata ma molto efficace, toccando tutti i punti cruciali della dipendenza da sostanze. L’anteprima “italiana” della proiezione del film c’è stata venerdì 4 aprile al Cinema Imperiale di Montecatini Terme ed è stata un successo.“Senza Senso” è un film che colpisce dritto al cuore, che fa riflettere su una cruda realtà' l’uso di droga tra i giovani. Presa per non sentirsi inferiori nel gruppo, o soltanto per capire cosa si prova, non pensando alle conseguenze. “Non lasciare che la droga porti via i tuoi sogni. Farne uso è senza senso. Questo – ha spiegato la regista – è il nostro slogan”Il film è entrato a far parte di un tour internazionale grazie al Misff IRS, che lancia il Progetto Italia Spagna per valorizzare l’identità italiana utilizzando il linguaggio universale del cinema.La regista, quando ha ricevuto il premio, ha voluto: “Ringraziare il Misff e tutto lo staff delle giornate del cinema di Madrid, dalla Camera di Commercio alle scuole, a tutta l'organizzazione, che ha ospitato il mio film dal titolo ‘Senza Senso’, in un contesto di rilevante importanza.“Senza Senso è un film che parla ai giovani ed alle famiglie – ha detto la Mucci - e quando ho deciso di prendere in considerazione un argomento così forte e importante, mi sono prefissa di portarlo in tutti i luoghi dove i giovani potessero vederlo. Il film racconta il tema della tossicodipendenza nei giovani, un problema che è' diventato un’emergenza che mina silenziosamente le esistenze di molti ragazzi”.La pellicola nasce dalla volontà di raccontare come è facile oggi trovarsi ad assumere sostanze stupefacenti senza rendersi conto del pericolo e di quello che può scatenare di negativo nell'organismo di chi la assume.“Conosco nipoti e figli di amiche –chiosa Roberta Mucci ricordando i commenti di alcuni spettatori alla prima del film - che si sono trovati costretti ad entrare in comunità per disintossicarsi perché non riuscivano ad uscirne fuori da soli. Genitori inconsapevoli, delle feste e frequentazioni tossiche dei figli. Il sentimento umano di rinascita di questi ragazzi poco più che ventenni mi ha fatto riflettere ed emozionare, è quello che rende per me questo film un’esperienza di vita oltre che un’esperienza artistica e lavorativa. Questa è una storia che può riguardare tutti”.
Nome (richiesto) Nome è richiesto
Email (richiesta) Email è richiesta Indirizzo Email non valido
Un Commento è richiesto
Notificami aggiornamenti sui commenti via e-mail