Ultimo Aggiornamento sul sito 09/05/2025 07:16
Mesenotizie la voce delle province
TOSCANA - Per le nuove Rsa in Toscana ci sarà la "verifica di compatibilità" da parte della giunta regionale. In attesa della delibera che disciplinerà le modalità di svolgimento di tale verifica, le RSA dovranno avere una distanza minima da altra struttura simile già autorizzate di almeno 1 chilometro.E' questo il succo della proposta di legge regionale approvata oggi dal Consiglio regionale su proposta del gruppo Pd, primo firmatario il presidente della commissione Sanità, Enrico Sostegni, e che andrà a modificare l'articolo 21 della legge regionale 24 febbraio 2005, n. 41 (Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale).La nuova norma nasce per arginare il tentativo di aggiramento dell'attuale regolamento che limita i posti nelle Rsa (80) per non avere mega strutture con l'affiancamento di più strutture a poca distanza.La norma transitoria sulle distanze non si applica qualora, alla data di entrata in vigore della legge, sia già stato rilasciato parere favorevole al Comune di riferimento da parte della conferenza zonale integrata o della società della salute interessate.Il provvedimento va in porto anche con un emendamento, proposto dalla consigliera Dem Federica Fratoni, che interviene al fine specificare che i limiti sulla distanza non si applicano alle strutture che siano realizzate nell'ambito di interventi di rigenerazione urbana, effettuati ai sensi dell'articolo 125 della l.r. 65/2014. «Le nostre città – ha spiegato Fratoni presentando in aula l'emendamento e ricordando il dibattito sulla variante per la nuova Rsa a Pistoia – hanno grandi "contenitori" che hanno bisogno di essere recuperati, rigenerati nelle funzioni, soprattutto quelle dedicate al pubblico, motivo per cui se si va ad inserire in questo contesto una struttura di questo tipo credo lo si debba fare a partire da quei contenitori, evitando il più possibile il consumo di suolo. Purtroppo questo a Pistoia non è avvenuto e potrei fare un elenco di occasioni mancate. Ma, per fortuna, ci sono altre amministrazioni, come quella di Quarrata, che invece ha lavorato proprio nella direzione del recupero, nel caso specifico l'ospedale dismesso Caselli. Anche da queste considerazioni nasce l'emendamento che ho presentato e che l'aula ha approvato».
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