Pubblicato il 23 aprile, 2025
PESCIA - Il Circolo M. Hack di Sinistra Italiana dissente con la scelta del Governo di "sminuire il 25 Aprile", che ha portato gli organizzatori di SaràBanda a disdire l'evento per evitare polemiche.
"Il Governo prova a oscurare l’80° anniversario della Liberazione: non possiamo tacere!
Sinistra Italiana Pescia esprime sconcerto e indignazione di fronte alla decisione del Governo Meloni di proclamare cinque giorni di lutto nazionale per la scomparsa di Papa Francesco, proprio in concomitanza con il 25 aprile, giorno fondativo della nostra democrazia, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario.
Una scelta che ha nei fatti l’effetto di delegittimare e sminuire le celebrazioni del 25 aprile, come dimostra la dichiarazione del Ministro Musumeci che invita a commemorare la Liberazione “con sobrietà”.
Ci chiediamo: da quando la memoria della Resistenza e la lotta contro il fascismo devono essere vissute “con sobrietà”? Non c’è nulla di sobrio nel sacrificio di chi ha lottato per la libertà, e nulla di sobrio deve esserci nella celebrazione del suo ricordo. Sarà Banda, manifestazione culturale e musicale antifascista prevista per il 25 aprile a Pescia, è stata annullata, per evitare polemiche, ma proprio a seguito di questo clima imposto dall’alto, come comunicato anche dal presidente di ANPI Pescia, che ha ricordato come per Papa Wojtyla i giorni di lutto furono tre.
Un governo che non ha mai ascoltato Papa Francesco su immigrazione, disarmo, giustizia sociale e lotta alla guerra, oggi specula sulla sua scomparsa per ridurre al silenzio un’intera memoria collettiva. La celebrazione della Liberazione, della Resistenza fondamento della nostra Costituzione su cui il Governo ha giurato, è la Festa di tutti gli Italiani.
Noi di Sinistra Italiana Pescia non ci stiamo. Non accettiamo che si cancelli o si ridimensioni l’eredità della Resistenza. Il modo migliore per onorare Papa Francesco, che ha sempre parlato contro le dittature e l’ingiustizia, è cantare “Bella ciao” più forte che mai.
Rispetto per il Papa, ma piena voce alla Liberazione. Viva il 25 aprile. Oggi, più che mai."
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