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VALDINIEVOLE - Stefano Lomi e Alessio Torrigiani, direttore e presidente della Società della Salute della Valdinievole, hanno presentato il progetto Comunità Educante.
Il progetto ha l'obiettivo generale di affermare - attraverso un percorso integrato con tutti i soggetti territoriali interessati ( scuole, comuni, terzo settore, operatori dei servizi pubblici, fondazioni di comunità e bancarie)- il principio culturale della comunità educante che attiva tutte le risorse presenti nelle comunità locali al fine di definire spazi e azioni collettive, valorizzare le sinergie e le esperienze già acquisite sul territorio in un’ottica di promozione della salute e del benessere delle giovani generazioni.
Tutto ciò con l’obiettivo specifico di individuare nella “scuola” il contesto ottimale, formativo e educativo, nel quale promuovere e sviluppare – anche tramite un impegno collettivo di risorse - contesti sani e positivi di sviluppo relazionale, che consentano altresì un approccio preventivo alle fragilità, alle marginalità ed ai rischi di esclusione che possono derivare dai disagi individuali e sociali.
Il percorso di coprogettazione è finalizzato alla selezione di Istituti Scolastici e soggetti del Terzo settore e dell’associazionismo sportivo e culturale, in partnership con SDS, interessati ad organizzare attività socio-educative da svolgersi di norma in orario pomeridiano e dirette ai bambini e bambine, ragazzi e ragazze della scuola primaria e secondaria di primo grado.
I percorsi socio-educativi e di formazione hanno come principale fine l’affiancamento e l’orientamento dei bambine/i e ragazze/i in un processo di sviluppo, in termini di apprendimento, socializzazione, autodeterminazione e senso di auto-efficacia. Tra gli obiettivi generali del progetto ci sono:
- Sviluppare nei bambini/e e ragazzi/e le competenze socio-affettive e relazionali , comunicative e di espressione delle proprie emozioni/vissuti, attraverso l’offerta di relazione educativa autentica, che sia di supporto alla relazione con i pari, all’espressione di sé, allo sviluppo dei “talenti” e di una comunicazione responsabile.
- Supportare i bambini/e e ragazzi/e nei percorsi scolastici di istruzione e formazione, favorendo l’acquisizione di un metodo di lavoro efficiente e produttivo, promuovendo l’autonomia e la responsabilità verso la gestione del’intero percorso formativo, rendendosi disponibili al raccordo costante con la scuola e gli insegnanti di riferimento.
- Affiancare i nuclei familiari organizzando momenti e spazi orientati allo sviluppo delle competenze educative e genitoriali.
Le attività del progetto potranno orientarsi su più settori/linee di intervento disciplinare, tematico e operativo quali, a titolo esemplificativo ma non esaustivo i seguenti:
- Attività laboratoriali declinati su vari ambiti disciplinari (arte, cucina, musica, narrazione, teatro ecc.)
- Attività ludico-motorie e/o sportive;
- Percorsi di educazione multiculturale e linguistica
- Percorsi indirizzati alla gestione consapevole delle competenze digitali
- Percorsi di potenziamento competenze di base
- Percorsi formativi orientati alla valorizzazione delle responsabilità genitoriali e alla corresponsabilità educativa scuola-famiglia.
“Questo percorso rappresenta una grande occasione per ridefinire la centralità dei processi di crescita delle giovani generazioni – sostiene il Presidente della Società della Salute Alessio Torrigiani –, per aiutare bambini/e e ragazzi/e in un momento storico particolarmente complesso e incerto, che Papa Francesco ha definito come catastrofe educativa. Il coinvolgimento di tutti i soggetti attivi nelle comunità locali a partire dai Comuni- prosegue Torrigiani -è l’elemento centrale dell’idea di comunità educante nella quale agiscono corresponsabilità e condivisione di valori e significati. Gli interventi attivabili – conclude il Presidente SdS – si integreranno in maniera dinamica, coerente e complementare con le attività e i progetti comunali definiti in ambito scolastico nei PEZ (Piani Educativi Zonali) per garantire un’offerta educativa integrata e condivisa”.
“La coprogettazione è lo strumento che promuove l’amministrazione condivisa tra soggetti diversi- sostiene il Direttore SdS Stefano Lomi, -un percorso che pone particolare attenzione ai processi decisionali volti alla realizzazione di attività di interesse generale, a partire dalla promozione del capitale sociale e culturale presente nelle comunità locali. In particolare – prosegue Lomi – intendiamo promuovere salute e benessere di bambini e adolescenti attraverso una responsabilità educativa che deve essere condivisa tra scuola, famiglie, comuni, servizio sanitario, servizio sociale, terzo settore, comunità locale. Il tentativo – conclude il Direttore SdS - è volto a sviluppare una comunità educante che non basa esclusivamente il proprio modello di cura e prevenzione sull’offerta professionale e prestazionale, ma attiva tutte le risorse formali e informali presenti, al fine di definire e condividere processi educativi e sociali per provare a ridurre differenze e diseguaglianze”.


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