Mesenotizie la voce delle province

ABETONE- CUTIGLIANO - L’organizzazione sindacale segnala la grave situazione della caserma che ospita i militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Abetone e Cutigliano i quali operano in condizioni critiche, privi di acqua calda e di riscaldamento all’interno della caserma.
Attesa l’approssimarsi della stagione invernale, il Sindacato Italiano Lavoratori Finanzieri esprime profonda preoccupazione per l’assenza di un intervento risolutivo, pur avendo segnalato la situazione al Datore di Lavoro.
La struttura infatti ospita personale della Guardia di Finanza altamente specializzato in interventi di soccorso in alta quota e in ambienti impervi. Il guasto al sistema di riscaldamento dell’acqua,
persistente dallo scorso anno, costringe gli operatori a ricorrere a soluzioni di fortuna e poco dignitose, dopo aver effettuato estenuanti turni di servizio di soccorso tra le alture.
La stazione di Abetone-Cutigliano infatti costituisce un nodo cruciale per la protezione civile e il soccorso alpino tra le due regioni. Un indebolimento delle condizioni del personale rappresenta un potenziale indebolimento dell’intera catena di soccorso, incidendo sulla tempestività e sull’efficacia degli interventi in caso di valanga, incidente escursionistico o ricerca di dispersi.
“È inaccettabile – afferma il SILF – che i colleghi che svolgono un servizio di presidio fondamentale di sicurezza e soccorso per un vasto territorio, comprendente Toscana ed Emilia-Romagna, siano costretti a lavorare in simili condizioni. Tale situazione incide direttamente sul benessere psicofisico
degli operatori, che rientrano in caserma dopo interventi complessi, spesso condotti in condizioni meteorologiche estreme con l’ausilio di unità cinofile e aeree. L’impossibilità di svolgere normali operazioni di igiene e di riposare in ambienti riscaldati, soprattutto in vista della stagione invernale, comporta un grave rischio anche per la sicurezza operativa: gli interventi in montagna richiedono infatti il massimo livello di concentrazione, che può essere compromesso da condizioni di disagio così prolungate. Auspichiamo nel più breve tempo un intervento che ripristini l’impianto e riporti la struttura a standard adeguati, in linea con le esigenze operative e con il rispetto del benessere degli
operatori che quotidianamente garantiscono soccorso e assistenza in montagna.”


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