Mesenotizie la voce delle province

Pistoia - L’Arma dei Carabinieri è tradizionalmente un’Istituzione vicina alla popolazione, che difende ormai da più di due secoli, non solo contrastando il crimine e producendo sicurezza; la sua capillare distribuzione sul territorio, l’umanità che la contraddistingue nelle circostanze più drammatiche ed una naturale vocazione a sostenere le fasce più deboli della società, la fanno, a ragion veduta, percepire coma una delle Istituzioni più vicine ai cittadini.
In tale contesto, il Comando Generale dell’Arma ha predisposto una campagna nazionale di sensibilizzazione rivolta agli studenti di ogni ordine e grado.
In questo ambito, i Carabinieri di Pistoia hanno pianificato una lunga serie di incontri durante i quali è stato trattato il tema del bullismo e del cyberbullismo al fine di sensibilizzare i giovani su un problema che appare sempre più spesso in prima pagina coinvolgendo le vittime, la loro famiglia e i loro insegnanti. Per affrontare il bullismo è necessario insegnare agli alunni come gestire le loro emozioni e ciò è possibile insegnando la cultura del rispetto.
La lista dei comportamenti adolescenziali “a rischio” è molto lunga, dalla violenza gratuita messa in atto contro i coetanei: bullismo, risse, lesioni personali, a quella contro le cose: teppismo e danneggiamento, a quella contro sé stessi.
La società attuale è caratterizzata, soprattutto negli ultimi anni, da una progressiva tendenza a non percepire come illegale una serie di comportamenti che trasgrediscono le norme giuridiche (le leggi). Tra i giovani, in particolare, si registra la crescente tendenza a non considerare illegali alcune azioni che violano le leggi.
Nella cornice dell’aula Magna delle varie scuole della Provincia il Comandante della Compagnia Carabinieri, Maggiore Antonietta Petrone, ha fornito consigli utili su come riconoscere e affrontare il bullo, su quali sono i comportamenti che la vittima deve mettere in atto per porre fine alla violenza e alla prevaricazione del bullo.
L’obiettivo è quello di non diventare vittime, ma di saper individuare, attraverso i vari consigli forniti, le situazioni sospette o a rischio, preferendo sempre il dubbio e ricorrere senza riserve al numero unico di emergenza 112 oppure il numero verde 800 66 96 96, tenendo sempre presente che le Stazioni Carabinieri e gli altri presidi dell’Arma sul territorio sono a disposizione per consigli e pareri.
A nostro avviso il contributo, seppure solo formativo e di sensibilizzazione, è utile per meglio orientare i comportamenti e le scelte di vita di chi è ancora in fase di formazione.


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